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'Gli archeologi italiani sono benvenuti in Estremo Oriente'

Zolese, 'Non siamo stati colonizzatori e non c'è diffidenza'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 09 MAG - Gli archeologi italiani sono benvenuti in Estremo Oriente: "Non siamo stati colonizzatori, non hanno prevenzione nei nostri confronti. Anzi, in molti Paesi siamo potuti entrare proprio perché italiani. Inoltre, non abbiamo difficoltà ad ambientarci con le popolazioni locali". Lo ha detto la professoressa Patrizia Zolese in occasione della Giornata dell'Archeologia italiana all'estero.
    Il valore aggiunto degli italiani riconosciuto dai partner stranieri e che "siamo portatori di cultura e di un'esperienza nel patrimonio storico-artistico, oltre all'organizzazione dei nostri ministeri", ha sottolineato Zolese, che per 15 anni ha lavorato agli scavi in Laos, Vietnam, Birmania. Tutti paesi, inclusa la Cambogia, che "erano stati bloccati agli archeologi durante le guerre", fin quando alla fine degli anni Ottanta hanno chiamato gli occidentali "per aiutarli a riscoprire le loro grandi civiltà". (ANSA).
   

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