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'Capacità italiana di fare sistema in Paesi lontani dai nostri'

Ascalone guida gli scavi a Shahr-i Sokhta in Iran

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 09 MAG - Le attività di indagine degli archeologi italiani "si alternano a quelle di valorizzazione del patrimonio culturale, restauro e anche musealizzazione sia del sito sia del territorio circostante". Lo spiega Enrico Ascalone professore presso l'università del Salento di Lecce, in occasione della Giornata dell'archeologia italiana all'estero promossa dalla Farnesina.
    Ascalone dirige lo scavo di Shahr-i Sokhta in Iran orientale, chiamata anche la 'Pompei d'Oriente', già indagato tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta dagli italiani. "E' un'attività che negli ultimi dieci anni è ripresa", racconta il professore, spiegando che una delle chiavi del successo è "la nostra capacità di italiani di riuscire a fare sistema in un Paese e in un'aerea che sono lontane dalle nostre". (ANSA).
   

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