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Ricercatrici, 'azioni concrete contro soffitto di cristallo'

Zuffada (Jpl): 'La strada è difficile ma non bisogna arrendersi'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 06 MAR - Contare le donne impegnate nella ricerca e quelle che raggiungono posizioni di vertice, e fare in modo che queste ultime aiutino le più giovani: servono "azioni concrete" per misurare la presenza femminile nelle istituzioni scientifiche. Lo ha detto Cinzia Zuffada, che è Associate Chief Scientist del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa e presidente dell'Italian Scientists and Scholars in North America Foundation (ISSNAF), nella tavola rotonda su genere e scienza che nell'Università di Padova inaugura la Conferenza delle Addette e degli Addetti Scientifici e Spaziali 2023 organizzata dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.
    "Mi occupo dei programmi e della gestione dei fondi per la ricerca del Jpl e in questo contesto competitivo mi sono dedicata a far sì che ci sia un'equità di opportunità per le donne all'interno", ha detto. "Fino al 2010 è stato molto difficile vedere il lavoro delle donne nell'ambito della Nasa, era tantissimo ma invisibile; le cose sono cambiate con l'amministrazione Obama e il passo successivo è stato passare dalla visibilità e il riconoscimento alla misura, ed è emerso che i numeri delle donne che avevano raggiunto posizioni apicali erano bassi".
    Per tutte le ricercatrici il cambiamento è difficile, ma possibile, e va fatto insieme agli uomini. "Gli uomini devono rendersi conto che il contributo delle donne è anche a loro vantaggio, non è una competizione", ha osservato Ercoli Finzi, la prima ingegnera aerospaziale in Italia. "E' anche ora di cambiare le regole di valutazione dettate dai maschi", ha rilevato l'immunologa Antonella Viola, dell'Università di Padova. (ANSA).
   

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