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>ANSA FOCUS/ Ricercatrici, azioni concrete contro i pregiudizi

Il merito va oltre il genere.Consegnati premi Science, She Says!

Redazione Ansa

(di Enrica Battifoglia) (ANSA) - PADOVA, 06 MAR - Servono azioni concrete contro i pregiudizi perché solo così sarà possibile rompere il soffitto di cristallo: ne sono convinte le donne che hanno aperto la strada in molti campi della scienza, dallo spazio alle ricerche in Antartide, riunite nella Conferenza delle Addette e degli Addetti Scientifici e Spaziali 2023 organizzata nell'Università da Padova dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Nella stessa occasione è stato consegnato il premio 'Science, She Says!' a cinque giovani scienziate di cinque continenti, impegnate in ricerche di frontiera che vanno dalla computer science ai materiali del futuro.
    "I dati sono incoraggianti, ma la strada è ancora lunga", ha detto la rettrice dell'Università di Padova, Daniela Mapelli, citando il 32% di donne iscritte ai corsi scientifici nel suo ateneo. "Se le materie scientifiche si tingono di rosa, è un vantaggio per il sistema Paese", ha osservato. C'è ancora molto da fare anche secondo Amalia Ercoli Finzi, prima donna italiana laureata in ingegneria aeronautica e poi passata allo spazio.
    Felice della scelta che l'ha portata a essere una delle cinque ragazze iscritte al Politecnico di Milano, su oltre 650 uomini, Ercoli Finzi è convinta che "se una donna vuole fare l'ingegnere deve poterlo fare, come è consentito agli uomini di farlo con serenità" e che "scienza e innovazione siano una questione di genere perché le donne sono più brave degli uomini". La pensa così anche l'immunologa Antonella Viola dell'Università di Padova, per la quale "è anche ora di cambiare le regole di valutazione dettate dai maschi".
    Sulla stessa linea è Piera Levi Montalcini, nipote della Nobel italiana, per la quale è necessario "riportare la questione di genere alla primissimia infanzia": "come diceva zia Rita, dobbiamo imparare a chiedere quello che ci spetta, lavorando su noi stesse, tirare fuori le nostre capacità per combattere".
    Se c'è un luogo al mondo nel quale "il merito non può non vincere", questo è l'Antartide, ha detto Chiara Montanari, prima italiana capo spedizione in Antartide. In un luogo nel quale il lavoro di ognuno è fondamentale per la sicurezza di tutti "gli stereotipi di genere sono destinati a cadere".
    Di quanto siano necessarie "azioni concrete per abbattere il soffitto di cristallo" è convinta Cinzia Zuffada, che è Associate Chief Scientist del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa e presidente dell'Italian Scientists and Scholars in North America Foundation (Issnaf).
    Giovani e impegnate ad aprire nuove frontiere della ricerca sono le vincitrici del premio "Science, She Says!" istituito dalla Farnesina per le giovani ricercatrici all'estero che abbiano contribuito a migliorate le conoscenze scientifiche e tecnologiche. Tutte hanno un forte legame con la ricerca italiana. La sudafricana Nerissa Naidoo, della Mohammes Bin Rashid University of Medicine di Dubai, studia nuove terapie contro l'artrite basate sul trattamento delle cellule della cartilagine, in collaborazione con l'Università di Palermo.
    Jaqueline Gpdoy Mesquita, che insegna analisi matematica nell'Università di Brasilia, è un'ambasciatrice internazionale impegnata a divulgare la matematica e a promuoverla fra le donne. I materiali del futuro stanno nascendo anche per iniziativa della fisica Lindsay Bassman Oftelie, che si è formata tra l'Università di Chicago e la University of Southern California, e di Nan Yang, della Shanghai Tech UNiversity.
    Ornela Dardha, nata in Albania, studia i linguaggi di programmazione e insegna nell'Università di Glasgow. (ANSA).
   

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