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La vedova di Attanasio, 'essere ambasciatore è una missione'

Con associazione Mama Sofia 40 borse studio per Paesi emergenti

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 DIC - "Essere ambasciatore è una missione, significa non lasciare indietro nessuno in qualsiasi parte del mondo, amava ripetere Luca, e il mio ultimo grazie va a lui, al mio amato Luca, per la sua eredità di uomo, di padre e di fiero rappresentate delle istituzioni". Lo ha detto con la voce rotta dalla commozione Zakia Seddiki, vedova dell'ambasciatore Luca Attanasio, ucciso in un agguato in Congo il 2 febbraio 2021, nel corso della Conferenza degli Ambasciatori. Un ricordo accolto dai diplomatici in piedi con un lungo applauso.
    Zakia Seddiki, con la sua associazione Mama Sofia, ha presentato un progetto che porta il nome dell'ambasciatore Attanasio e che mette a disposizione quaranta borse di studio presso l'università telematica eCampus per la formazione di giovani di 12 Paesi tra i più svantaggiati.
    Ringraziando il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il segretario generale della Farnesina Ettore Francesco Sequi e tanti altri ambasciatori che l'hanno accompagnata in questo percorso, Zakia Seddiki ha sottolineato che la Farnesina è stata ed è per Luca Attanasio, per lei e per le loro tre bambine una casa, una seconda famiglia. (ANSA).
   

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