01. Rubriche

Amb. Varricchio, 'la Germania è di fronte ad una svolta epocale'

'C'è un prima e un dopo. Con Roma rapporti imprescindibili'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 DIC - "In Germania la parola che è stata eletta come la parola dell'anno è 'svolta epocale': un Paese intero si è reso conto che c'è un prima e c'è un dopo. E' un mondo che cambia ad una velocità impressionante". Lo sottolinea all'ANSA l'ambasciatore d'Italia Armando Varricchio, a margine della conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori in corso alla Farnesina.
    "La Germania che è al centro dell'Europa, è il più grande Paese, ha la maggiore ricchezza e popolazione, vuole essere in grado di transitare verso un futuro: gestisce una guerra alle proprie porte con l'Ucraina che è un vicino, con cui c'è una storia, c'è una relazione, un milione di profughi. Ma non vuol farsi dettare l'agenda dal despota del Cremlino. Scholz, che aveva scritto un programma di governo prima, lo deve adattare ad un mondo che cambia gestendo una coalizione che per la prima vota ha tre partiti", spiega l'ambasciatore Varricchio.
    Per quanto riguarda i rapporti con l'Italia, all'indomani anche della difficile trattativa in Europa sul price cap, Varricchio ricorda che il "rapporto con Berlino è imprescindibile. La Germania è di gran lunga il nostro primo partner econocmico ed è cosciente che l'industria tedesca deve molto all'Italia. C'è poi una storia, relazioni, la cultura, il turismo. Certamente ci siamo trovati a gestire una fase estremamente delicata. E' stato un processo lento, anche perchè ha richiesto una mediazione interna, ma ci si è arrivati e sgombrando il campo da questo ora possiamo riprendere un rapporto forte di collaborazione. Bisogna affrontare il futuro e lavorare insieme".
    Sul fronte energetico, ricorda infine Varricchio, "la Germania ha dovuto cambiare in pochissimo tempo una storia di relazioni economiche ed energetiche. Per decenni la ricchezza del Paese è stata legata all'energia a basso prezzo che arrivava dalla Russia, ora tutto questo è cambiato: il Paese si è trovato ad assicurare un approvvigionamento energetico per le proprie famiglie e per le proprie industrie, allo stesso tempo dovendo avere una responsabilità europea perchè la Germania sa che ha la maggiore responsabilità delle decisioni prese a Bruxelles".
    Varricchio, rispondendo poi ad una domanda sul Nord Stream 2, sottolinea che si "tratta di un progetto finito, per la Germania è stata un risveglio, una presa d'atto che in fondo una scommessa che era stata riposta nel Cremlino, è stata persa: quel tubo, che rimarrà sott'acqua ad arrugginirsi, rimarrà un monumento ad un'occasione persa. Certamente per la Germania, ma soprattutto per la Russia". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it