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Così l'ambiente plasmerà i materiali del futuro

Guerra (Lincei), 'bisogna progettarli pensando al loro riciclo'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 GEN - I materiali 'green' del futuro, a partire da quelli che troviamo comunemente nei supermercati, dovranno essere progettati in modo da chiudere realmente il cerchio della cosiddetta economia circolare, ossia pensando fin dall'inizio se e come potranno essere riciclati: è la strada indicata oggi a Roma, dagli esperti riuniti nel convegno su materiali ed economia circolare.
    "È fondamentale progettare i materiali pensando già al loro fine vita; troppo spesso si seguono esclusivamente criteri estetici e di design che portano a prodotti tutti diversi tra loro e quindi molto difficili da riciclare", dice all'ANSA Gaetano Guerra, all'Università di Salerno, membro dell'Accademia dei Lincei e organizzatore del convegno.
    "Su questo aspetto l'attenzione delle aziende è cresciuta, ma c'è ancora tanto da fare", prosegue. "La consuetudine è quella di cambiare aspetti anche piccoli dei prodotti, spesso per avere miglioramenti trascurabili o che comunque non giustificano le complicazioni che poi producono per il riuso dei materiali".
    Dalle fibre alla gomma, dai metalli alle terre rare, la massiccia produzione e consumo di molti diversi tipi di materiali, sia naturali che artificiali, rappresenta un vantaggio, ma anche uno dei maggiori problemi ambientali del mondo. "Le bottiglie di plastica sono un esempio virtuoso", dice ancora l'esperto: "Il mercato è andato spontaneamente verso un prodotto uguale per tutti, e infatti è uno di quelli che vengono più largamente riciclati. Dall'altra parte, invece, ci sono i bicchieri di plastica: ci sono troppi prodotti ognuno diverso dall'altro". (ANSA).
   

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