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ASviS, 'spesi 2 miliardi per prevenire i dissesti,ne servono 26'

Giovannini:'serve un testo unico contro rischio idrogeologico'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 04 MAR - Per fronteggiare l'aumento della frequenza e della gravità degli eventi catastrofici che incidono sull'assetto idrogeologico del Paese occorre investire nella prevenzione, per cui sono stati spesi tra il 2013 e il 2019 solo due miliardi di euro, appena un decimo del costo sostenuto per fronteggiare le emergenze nello stesso periodo. È quanto emerge, tra l'altro, dal nuovo Policy Brief "Politiche di prevenzione e contrasto al dissesto idrogeologico. Valutazioni e proposte" che verrà presentato oggi.
    Il Policy Brief avanza una serie di proposte per affrontare con una visione sistemica la questione del dissesto idrogeologico, tra le quali: l'individuazione di una procedura uniforme per la gestione delle fasi di emergenza e ricostruzione; l'applicazione del modello della "resilienza trasformativa" alla fase di ricostruzione, evitando di realizzarla senza tenere conto dei rischi, come fatto nel passato; la necessità di triplicare la capacità di spesa per interventi di prevenzione del rischio idrogeologico segnalati dalle Regioni e di competenza del MASE, portandola rapidamente a un miliardo di euro l'anno rispetto agli attuali 300 milioni circa. In estrema sintesi, l'ASviS segnala che senza un significativo cambiamento delle politiche vigenti e dell'approccio alla gestione del rischio idrogeologico gli eventi catastrofici sono destinati a ripetersi, con danni elevatissimi al sistema economico e alle persone.
    "Il costo dell'inazione è nettamente superiore a quello da sostenere per affrontare seriamente i rischi derivanti dalla crisi climatica, che già ora impatta sui nostri ecosistemi, sulle attività economiche e sulla vita delle persone. Per questo, bisogna rafforzare gli investimenti, ma anche il ruolo di coordinamento della Presidenza del Consiglio in modo da avere una visione integrata delle azioni sul ciclo idrologico - spiega il direttore scientifico dell'ASviS, Enrico Giovannini che si confronterà sul tema con il ministro Nello Musumeci. - È essenziale adottare una pianificazione nazionale pluriennale per la difesa del suolo e la gestione delle acque, nonché affidare una delega al Governo per la redazione di un Testo unico legislativo in materia di mitigazione del rischio idrogeologico". (ANSA).
   

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