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Rinnovabili: Gava, sbloccare le procedure degli enti locali

"Il governo ha dato il segnale, ora serve il passo successivo"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 MAR - Sulle fonti rinnovabili "l'esecutivo ha dato un segnale con le semplificazioni delle procedure autorizzative, che hanno portato al via libera a 12 gigawatt di nuovi impianti". Ma visto che gli iter si bloccano ancora presso Regioni e Comuni, "dobbiamo intervenire sul passo successivo all'autorizzazione da parte del governo. Nel Dl Acqua, abbiamo inserito che se le Regioni non danno l'autorizzazione alla rimozione dei sedimenti dagli invasi, la dà il governo. Per le rinnovabili potremmo fare lo stesso". Lo ha detto la viceministra dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Vannia Gava, intervenendo agli Stati generali delle fonti rinnovabili, alla fiera della transizione energetica K.EY a Rimini.
    "Stiamo adottando il decreto sulle aree idonee, insieme al ministero della Cultura e a quello dell'Agricoltura - ha proseguito Gava -. Darà le linee guida alle Regioni per l'installazione degli impianti". Inoltre, ha aggiunto "abbiamo ridotto la 'buffer zone' (zona cuscinetto, n.d.r.) fra gli impianti e le abitazioni da 7 a 3 chilometri per l'eolico, e da 1 chilometro a 500 metri per il fotovoltaico".
    Sulle Comunità energetiche, ha detto ancora Gava, "il decreto è stato notificato a Bruxelles: spero che non ci mettano un anno ad approvarlo". La viceministra ha definito "importante" anche lo snellimento delle procedure per il revamping dell'idroelettrico, richiesto dalle imprese del settore.
    "Il confronto con gli operatori delle rinnovabili deve essere una prassi per il governo - ha detto Gava, lodando l'iniziativa degli Stati generali di Rimini - perché solo loro conoscono la situazione sul campo". (ANSA).
   

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