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Rifiuti: Conai, nel 2021 1,5 miliardi dal riciclo

Non estratta materia prima equivalente a 339 Torri di Pisa

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 07 NOV - Nel 2021 in Italia il riciclo e il recupero degli imballaggi che fa capo a Conai ha generato un miliardo e 525 milioni di euro di benefici ambientali e risaprmiato il consumo equivalente di energia di 7 miliomi di famiglie italiane in un anno. A stilare il conto è il report di sostenibilità del Consorzio nazionale di recupero degli imballaggi. In particolare il valore economico della materia recuperata grazie al riciclo è di 614 milioni di; quello dell'energia prodotta avviando gli imballaggi non riciclabili a recupero energetico è pari a 10 ; l'indotto economico generato dalla filiera, invece, ammonta a 625 milioni. A questa cifra vanno aggiunti i 276 milioni di euro per il CO2 non generate.
    Sotto il profilo della quantità è stata evitata l'emissione in atmosfera di 4,7 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Una quantità pari a quella generata da quasi 11mila tratte aeree Roma-New York andata e ritorno, mentre i rifiuti di imballaggio avviati a riciclo dal sistema Conai hanno consentito di evitare il consumo di circa 5 milioni di tonnellate di materia vergine.
    Ossia il peso di 339 Torri di Pisa. Nel dettaglio, 285mila tonnellate di acciaio, che è pari a 739 treni Frecciarossa; 16mila tonnellate di alluminio, che corrisponde a circa 1,5 miliardi di lattine; un milione e 318mila tonnellate di carta, il corrispettivo di 528 milioni di risme di fogli formato A4; 916mila tonnellate di legno, l'equivalente di 42 milioni di pallet; 519mila tonnellate di plastica, che corrispondono a 11 miliardi di flaconi in PET per detersivi da un litro; 140mila tonnellate di bioplastica, cioè 28 milioni di sacchi di terriccio da 20 litri; e un milione e 796mila tonnellate di vetro, pari a 5 miliardi di bottiglie di vino da 0,75 litri.
    "Siamo il primo fra i grandi paesi per riciclo pro-capite degli imballaggi", ha ricordato il presidente di Conai Luca Ruini. E i risultati si vedono. Dobbiamo impegnarci sempre di più nel guardare alle nostre città come a vere e proprie miniere urbane che producono risorse". (ANSA).
   

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