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Infrastrutture: Asvis, investiamo per accelerare transizione

Solo il 44,2% del territorio è coperto dalla rete Gigabit

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 OTT - Solo il 44,2% del territorio italiano è coperto dalla connessione alla rete Gigabit, con un forte ritardo rispetto alla media europea, che si attesta al 70,2%. E l'Italia è 18 esima nella UE sul digitale con le maggiori criticità riguardano le competenze e la pubblica amministrazione. In questo contesto, i 9,7 miliardi di investimenti per la digitalizzazione vanno indirizzati bene, ma "PA e imprese sono disallineate". Sono questi aspetti al cuore del Position paper di Asvis "Le infrastrutture sostenibili e l'Agenda Onu 2030" presentato al Festival dello sviluppo sostenibile.
    Gli investimenti sulle infrastrutture, comprese quelle digitali, secondo l'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, "devono essere concepite come acceleratori della transizione ecologica, permettere di aumentare la resilienza dei territori di fronte ai cambiamenti climatici e garantire l'inclusione delle persone". "Senza tecnologia e innovazione non vi sarà sviluppo infrastrutturale e industrializzazione e senza sviluppo infrastrutturale e industrializzazione non vi sarà sviluppo sostenibile", dichiarano Cesare Avenia e Antonio Sfameli dell'Asvis chiedendo di accelerare la messa in opera delle infrastrutture.
    "Spero che non si torni indietro sullo sviluppo sostenibile", afferma il ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. "Il principio del 'do no significant harm' è alla base per utilizzare i fondi europei.
    Non è stato facile - dice - rispettarlo, ma abbiamo sfruttato l'occasione per utilizzare un approccio sistemico durante la legislatura. Abbiamo per esempio integrato ai progetti di fattibilità tecnico-economica una relazione di sostenibilità. La stazione appaltante che deve decidere come fare un opera pubblica e un bando di gara deve oggi indicare quale sarà l'impatto ambientale, ma anche sociale". (ANSA).
   

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