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Consumerismo, governo non fa decreti su comunità energetiche

In Italia quelle attive sono solo 35, nella Ue 7.000

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 SET - "Di comunità energetiche se ne parla da oltre 2 anni, con campagne massive anche elettorali, come se fossero la soluzione ad ogni problema e l'uovo di Colombo per la crisi energetica. Peccato tuttavia che su tale tema il Governo non abbia ancora emanato i relativi decreti attuativi previsti dal D.lgs. n.199/2021". Lo afferma oggi Consumerismo No profit, che denuncia "il totale immobilismo del Governo e le difficoltà imposte dall'attuale burocrazia".
    Oggi le comunità energetiche sono 100 in Italia, spiega l'associazione di consumatori. Di queste, 35 sono effettivamente attive e 41 in progetto; le altre stanno muovendo i primi passi.
    Delle 35 attive, gran parte non percepisce alcun incentivo per la produzione non autoconsumata e non stoccata perché, per l'appunto, mancano gli strumenti attuativi. In Europa lo scenario è decisamente più avanzato: secondo gli ultimi dati della Commissione Europea, le comunità energetiche sono circa 7mila, con la Germania capofila.
    Il decreto per fare entrare pienamente in funzione quelle italiane, secondo indiscrezioni ministeriali raccolte da Consumerismo, "potrebbe arrivare entro Dicembre 2022. Ma è più probabile da gennaio 2023 in poi. Anche nel caso in cui si riuscisse ad arrivare alla pubblicazione dei Decreti attuativi, non ci sarebbe la capacità del GSE di gestire i flussi che arriverebbero al sistema".
    "Il problema più grave di tutti, però, è quello delle Sovraintendenze - denuncia l'associazione - Sul tema delle rinnovabili alcune sono talmente fuori contesto da aver chiesto agli utenti di spostare i pannelli fotovoltaici in direzione nord, pena la mancata concessione delle autorizzazioni". (ANSA).
   

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