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Energia: professioni tecniche, decarbonizzazione nelle città

Sfida parte da 'Roma innovation hub', qui vive 75,5% popolazione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 09 SET - "La grande partita della decarbonizzazione (con gli obiettivi del 2030 e 2050) e dell'innovazione si giocherà in prevalenza nelle aree urbane, dove vive il 75,5% della popolazione (fra grandi centri 34,3% e città medio-piccole 41,2%)", ma dove "c'è un patrimonio edilizio mediamente obsoleto, visto che l'84% risale a prima del 1990".
    Se ne è parlato oggi, durante la seconda giornata di 'Roma innovation hub', la convention delle professioni tecniche (architetti, chimici e fisici, dottori agronomi e forestali, geologi, geometri, ingegneri, periti agrari, periti industriali e tecnologi alimentari, per un totale di oltre 578.000 iscritti ad Ordini e Collegi). "Per rendere veramente 'smart' le città italiane, e facilitare la transizione ecologica delle aree urbane, serviranno una legge urbanistica adeguata che sappia rispondere ad una maggiore flessibilità degli stili di vita, adeguando le competenze e le tecnologie anche nella Pubblica amministrazione" e ciò, è stato evidenziato, "partendo dalle risorse del Pnrr destinate proprio alla transizione ecologica, in cui il ruolo dei comuni risulta centrale". A giudizio del presidente del Consiglio nazionale dei periti industriali, che insieme alla Rete delle professioni tecniche ha organizzato l'assise capitolina, occorre "cogliere le opportunità di ripresa", però "dobbiamo essere dentro i processi con proposte precise e capacità di interlocuzione, per far comprendere quanto le competenze tecniche possono essere strategiche nei diversi ambiti della conversione green dell'economia, della sostenibilità e della digitalizzazione". (ANSA).
   

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