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Rinnovabili: Iea, contributo sostanziale su taglio gas russo

Frankl, bene l'Europa. In Italia la forbice più ampia da colmare

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 MAG - La dipendenza europea dal gas russo nel solo settore elettrico è in media, negli ultimi sei anni, tra 100 e 200 Terawattora e per ridurla dalle rinnovabili può arrivare "un contributo sostanziale", secondo il capo della divisione Energie rinnovabili dell'International Energy Agency (Iea), Paolo Frankl. Frankl spiega che "la crescita stimata degli impianti rinnovabili in Europa, tra il 2021 e il 2023, è di 180 Terawattora di generazione", nel corso della presentazione Irex Annual Report, anche se intervengono diverse variabili come l'andamento della domanda, l'efficienza energetica e cosa succede alle altre fonti del mix.
    In particolare per l'Italia , secondo Frankl, "c'è una grossa challenge e una grossa opportunità" visto che è il Paese ha la forbice più ampia in Europa tra l'utilizzo del gas russo per la produzione di elettricità negli anni passati e la proiezione di crescita delle rinnovabili al 2023. Il dirigente dell'Iea sottolinea che in questa analisi "la domanda del gas per la produzione di elettricità è basata sullo storico e non tiene assolutamente conto dei programmi messi in piedi di diversificazione del supply del gas" mentre la proiezione di crescita delle rinnovabili si basa sulle politiche implementate negli ultimi anni e che per il futuro l'agenzia guarda "con grande interesse" alle prospettive del Pnrr e del permitting.
    Le conclusioni di Frankl sono che un'accelerazione degli investimenti nelle rinnovabili è "la soluzione sia per la sicurezza energetica sia per la crisi ambientale" ma le sfide che presenta non devono essere sottostimate. Frankl invita a "un approccio di sistema" che guardi a un portafoglio più ampio di fonti rinnovabili che includa l'idroelettrico e l'idrogeno verde. (ANSA).
   

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