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Rinnovabili:Merli(Erg), per Italia confronto impietoso in Ue

Urge cambio passo, identificare aree idonee e rivedere incentivi

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 17 MAG - Sullo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia "il confronto con altri paesi europei è ancora abbastanza impietoso". E' quanto sostiene il ceo di Erg Paolo Merli, in occasione della presentazione del rapporto sulle energie rinnovabili di Energy&Strategy-School of Management Politecnico di Milano.
    "L'Italia non figura tra i primi 15 paesi in termini di installato nell'eolico e la situazione è simile nel solare. Il 2022 purtroppo non mi pare sia partito con una forte accelerazione", puntualizza Merli, sottolineando che "serve un cambio di passo molto netto". Per il ceo di Erg, "è stato fatto qualcosa in termini di semplificazioni che però si scontrano con la lentezza della burocrazia e con la mancanza dell'identificazione di aree idonee". Inoltre, è necessario riflettere sui sistemi di incentivazione e delle aste, sostiene Merli, augurandosi che arrivi "entro la metà dell'anno" il decreto attuativo della Red2 (Direttiva Europea sulle energie rinnovabili) "per ridisegnare i nuovi meccanismi di incentivazione". Sulla stessa linea, il ceo di Acea, Filippo Stefanelli, ritiene "sia necessario ritoccare la struttura degli incentivi in un contesto in cui i prezzi espressi dalle aste sono molto lontani da quelli di mercato". Quanto al meccanismo delle aste, "non va demonizzato. Non ha funzionato perché non c'erano le autorizzazioni". Anche Stefanelli evidenzia poi la necessità di "identificare subito le aree idonee". Ad ogni modo, per il ceo, la transizione "è possibile". Sicuramente "viene richiesto al paese di fare uno sforzo incredibile". Ma "gli operatori hanno il senso dell'urgenza e le istituzioni sono allineate" (ANSA).
   

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