(ANSA) - ROMA, 15 MAR - Niente Imu e Tari sugli immobili
oggetto di rigenerazione urbana, almeno per tutto il periodo dei
lavori. E' una delle novità contenute nel testo unificato di
disegno di legge sulla Rigenerazione urbana oggetto di
attenzione della Commissione Ambiente del Senato. Il testo
stanzia 500 milioni in un Fondo ad hoc e prevede una serie di
incentivi fiscali a favore della riqualificazione, compresa
imposte di registro, ipotecaria e catastale fisse a 200 euro in
caso di vendita di immobili ad acquirenti che intendono
rigenerarli.
Detrazioni sono previste anche sull'Irpef: "ai fini
dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, - si legge - si
detrae dall'imposta lorda, fino alla concorrenza del suo
ammontare, il 50 per cento dell'importo corrisposto per il
pagamento dell'imposta sul valore aggiunto in relazione
all'acquisto di unità immobiliari a destinazione residenziale,
di classe energetica A o B ai sensi della normativa vigente,
cedute dalle imprese a seguito degli interventi previsti nel
piano comunale di rigenerazione urbana". La detrazione è pari al
50 per cento dell'imposta dovuta sul corrispettivo d'acquisto ed
è ripartita in dieci quote costanti nell'anno in cui sono state
sostenute le spese e nei nove periodi d'imposta successivi.
E' inoltre prevista l'istituzione, presso la presidenza del
Consiglio, di una cabina di regia nazionale per la rigenerazione
urbana, con compiti di supporto tecnico, monitoraggio,
valutazione, e per favorire la realizzazione degli obiettivi del
Piano nazionale per la rigenerazione urbana, individuato dallo
stesso ddl, così come i Piani comunali di rigenerazione urbana.
Alla cabina di regia partecipano rappresentanti dei ministeri
competenti, delle Regioni e delle Province autonome di Trento e
di Bolzano e dei Comuni.
Tra i tanti vantaggi è previsto però anche un potenziale
aggravio: "al fine di promuovere il riutilizzo del patrimonio
immobiliare esistente" e la sua "maggiore efficienza, sicurezza
e sostenibilità", i Comuni potranno infatti alzare le aliquote
Imu su unità immobiliari o edifici inutilizzati o incompiuti da
oltre cinque anni. Lo stesso potranno fare le Regioni con
l'addizionale Irpef, con un aumento che potrà arrivare fino ad
massimo dello 0,2%. Una misura che ha fatto immediatamente
scattare l'allarme di Confedilizia: "il solo pensare ad aumenti
di tassazione in una fase di crisi come quella che stiamo
vivendo lascia senza parole. Ritenere, poi, che aggravare la già
altissima imposizione sugli immobili sia la strada per
promuoverne la riqualificazione, significa ignorare la realtà. -
denuncia il presidente Giorgio Spaziani Testa - Si tratta di
previsioni inaccettabili, per nulla compensate da parziali e
temporanee riduzioni d'imposta in caso di interventi".
L'esame del testo proposto dai due relatori Franco Mirabelli
(Pd) e Paola Nugnes (Leu) entrerà nel vivo in Commissione con la
presentazione entro il 31 marzo degli emendamenti parlamentari.
(ANSA).
Obiettivo rigenerazione, durante i lavori stop a Imu e Tari
Ddl Senato, possibile aumento aliquota su immobili inutilizzati