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Giovannini, 'transizione ecologica graduale, senza ferite'

'Cinque team per il Recovery plan, uno per il Benessere equo'

++ Giovannini alle Infrastrutture e Trasporti ++

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 28 FEB - 'La transizione ecologica o è giusta o non è. Il primo approccio francese ha portato in strada i gilet gialli perché lasciava troppe ferite sociali. Per questo nel Comitato interministeriale per la transizione ecologica c'è anche il ministero del Lavoro. Dobbiamo arrivare alla decarbonizzazione con soluzioni avanzate ma condivise, sapendo che i tempi sono stretti e noi siamo indietro. Per i temi del mio ministero seguirò il modello inglese: dei comitati settoriali con scienziati, imprese, sindacati e autorità competenti'. Lo dice, in una intervista ad Avvenire, il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini.
    Da questo punto di vista, aggiunge, aver dato al ministero la denominazione 'mobilità sostenibile' non significa inseguire la 'decrescita felice, ma far capire agli investitori nazionali e internazionali che l'Italia ha imboccato decisamente questa strada piena di opportunità anche per le imprese'.
    In vista della consegna all'Europa del Recovery plan definitivo e dell'avvio dei cantieri, Giovannini ha dato vita a 5 team di esperti, uno dei quali valuterà 'l'impatto del Piano su dimensioni trasversali e in particolare su giovani, donne e Sud', utilizzando il parametro innovativo del 'Benessere equo e solidale'. (ANSA).
   

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