Rubriche

Val Susa, negli alberi rifugi pipistrelli creati dall'uomo

Progetto di Università Torino e Telt, 30 piante 'sperimentali'

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 28 GEN - Rifugi per i pipistrelli creati negli alberi dagli uomini per proteggere l'ecosistema e favorire la biodiversità nei boschi della Valle di Susa (Torino). E' il progetto avviato nel novembre 2020 dall'Università di Torino in collaborazione con Telt, il promotore pubblico incaricato di realizzare la nuova ferrovia internazionale Torino-Lione. Il gruppo di ricerca guidato da Sandro Bertolino, professore al Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, ha immaginato degli 'alberi sperimentali' per i pipistrelli nei boschi tra Chiomonte e Salbertrand. I primi 30 rifugi sono stati creati dal Consorzio forestale Alta Val di Susa ma a regime saranno 180. Il primo passo è stato quello praticare dei fori nei tronchi, a simulare ciò che i picchi o le intemperie producono nel tempo. "Molte specie di pipistrelli, ma anche roditori arboricoli e diversi uccelli - spiega il professor Bertolino - hanno bisogno di cavità negli alberi per riprodursi o come luogo di rifugio. Nei boschi molto vecchi, ricchi di alberi maturi e altri morti, queste cavità non mancano. Sono prodotte dal tempo che agisce sugli alberi, rompendo i rami, sollevando le cortecce, dai picchi, noti per la loro azione di scavo, o anche da alcuni insetti che vivono nei tronchi. In boschi giovani, come spesso sono quelli in Italia, le cavità naturali sono rare. A questo - prosegue Bertolino - bisogna aggiungere una gestione forestale spesso poco attenta a mantenere in piedi alberi con cavità naturali".
    La mano dell'uomo, quindi, è venuta in soccorso degli animali. Sui 30 'alberi sperimentali', dopo lo scavo della cavità, sono state aggiunte due cassette nido e due placche ondulate che creano degli spazi riparati tra la placca e il tronco in cui i pipistrelli possono infilarsi. Nel prossimo autunno saranno realizzate placche in sughero, quindi completamente naturali.
    Il monitoraggio, avviato quest'inverno, proseguirà nei due anni successivi. "Se il progetto avrà successo e i rifugi saranno utilizzati dai pipistrelli - spiega Bertolino - potremo predisporre un protocollo che potrà essere adottato in altre aree, soprattutto in pianura dove i boschi sono spesso molto giovani e privi di cavità naturali".
    Il progetto 'Biodiversità' di Telt comprende varie azioni su diverse specie animali e vegetali presenti nella Valle di Susa, tra cui il progetto per la farfalla protetta Zerynthia polixena per la quale in estate è stato creato un 'corridoio ecologico' per favorire il congiungimento di due popolazioni separate. LINK https://youtu.be/QO6jID3BtAg (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it