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Città: Fuksas, sfida convertire grandi spazi inutilizzati

'L'innovazione nell'architettura e nell'edilizia non c'è stata'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 30 NOV - "Tutti questi grandi spazi stanno perdendo il loro significato e non abbiamo solo il problema del non consumo di superficie, ma l'altra questione enorme sarà cosa se ne farà di tante superfici che non possiamo più usare e non sappiamo come convertire e al momento non hanno quasi senso".
    Così si è espresso l'architetto Massimiliano Fuksas nel corso di un evento streaming ospitato da Area Science Park di Trieste e incentrato su sostenibilità, cambiamenti tecnologici, costruzioni e futuro.
    "Per tutti la costruzione è la formula più arretrata che esiste - ha affermato Fuksas-. Si costruisce esattamente quando siamo fortunati come diceva Vitruvio oppure si costruisce come abbiamo pensato qualche migliaio di anni fa. La grande innovazione nell'architettura e nell'edilizia non c'è stata".
    Riferendosi alla sua esperienza personale, l'architetto ha poi spiegato: "Abbiamo capito che, ad esempio, non avevamo bisogno nello studio di Roma di duemila metri quadrati, perché le persone che oggi lavorano non sono più le cento di due anni fa, ma al momento sono trenta che lavorano non qui e altre trenta che lavorano in smart working".
    "Credo che se oggi usiamo quello che abbiamo e iniziamo a modificare i luoghi lavoro - ha sottolineato -, ci avviciniamo a un futuro possibile". (ANSA).
   

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