(ANSA) - ROMA, 24 OTT - Tra il 2000 e il 2020, la popolazione
mondiale con accesso a casa a servizi di acqua potabile gestiti
in modo sicuro è aumentata di oltre 2 miliardi, passando da 3,8
miliardi a 5,8 miliardi di persone. Nonostante questi progressi,
esistono ampie disparità geografiche e 2 miliardi di persone non
utilizzano ancora acqua potabile gestita in modo sicuro. Il
nuovo rapporto 'The State of the World's Drinking Water'
lanciato oggi da Oms, Unicef e Banca Mondiale rileva che sono
oltre 2 miliardi le persone che hanno ottenuto l'accesso ad
acqua sicura da bere negli ultimi 20 anni.
Questo progresso, segnalano le organizzazioni, "anche se
positivo, è fragile e iniquo, con un quarto della popolazione
mondiale lasciata indietro. Il cambiamento climatico incrementa
la frequenza e l'intensità di siccità e inondazioni, peggiorando
le condizioni di insicurezza idrica, interrompendo le forniture
e devastando le comunità. Nel frattempo, la rapida
urbanizzazione sta aumentando la pressione sulla capacità delle
città di fornire acqua ai milioni di persone che vivono nelle
comunità informali e negli slums".
L'acqua potabile non sicura è una causa determinante degli
oltre 1,5 milioni di persone che muoiono ogni anno a causa della
diarrea, la maggior parte dei quali sono neonati e bambini
piccoli. Le diarree possono andare da malattie lievi e
autolimitanti a malattie gravi, come la febbre tifoide e il
colera, che è endemico in 69 Paesi e si stima provochi 2,9
milioni di casi all'anno, uccidendo in poche ore, se non viene
trattato. Si stima che tra 94 e 220 milioni di persone sono a
rischio di esposizione a concentrazioni elevate di arsenico
nelle acque sotterranee, la maggior parte (94%) in Asia. (ANSA).
Oms-Unicef-Banca mondiale, 2 miliardi senza acqua sicura
Ogni giorno 350 milioni metri cubi persi a causa delle reti