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Clima: Cardoletti (Unhcr), 80% rifugiati dai paesi fragili

Bisogna aiutare comunità ospitanti e investire sull'adattabilità

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 12 OTT - "Si parla molto di cambiamenti climatici ma poco di come queste crisi sono diventate ormai delle crisi umane". Lo afferma la Rappresentante per l'Italia dell'Unhcr, Agenzia Onu per i Rifugiati, Chiara Cardoletti al festival dello Sviluppo sostenibile di Asvis dove indica che "la maggior parte di rifugiati e sfollati oggi provengono da paesi che sono estremamente fragili dal punto di vista dal punto di vista ambientale, quasi l'80%".
    L'esempio citato è quello del Pakistan, uno dei prima paesi di asilo, dove dopo terremoti e inondazioni "le comunità autoctone fanno fatica a condividere le poche risorse disponibili" con quasi un milione di rifugiati.
    In questo contesto, per Cardoletti, "l'obiettivo è rendere sempre meno difficile il lavoro ai paesi che stanno ospitando rifugiati e che hanno fragilità molto gravi a livello ambientale" e per questo la prima cosa è "ascoltare le comunità ospitanti". "La seconda cosa - continua - è che questi paesi devono essere finanziati adeguatamente". E il terzo punto è investire sulla prevenzione e adattabilità delle comunità quindi non aspettare che tutti debbano fuggire di fronte a problemi di siccità o carestie. "È possibile farlo, però - conclude Cardoletti - bisogna investire e non aspettare l'ultimo momento". (ANSA).
   

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