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Trasporto aereo: Iata, incentivare combustibili sostenibili

Walsh, necessario per obiettivo decarbonizzazione entro 2050

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 OTT - "L'impegno dell'industria aeronautica di raggiungere emissioni nette di Co2 pari a zero entro il 2050, richiede politiche governative di sostegno. Ora che i governi e l'industria sono entrambi concentrati sullo zero netto entro il 2050, ci aspettiamo iniziative politiche molto più forti in aree chiave di decarbonizzazione come l'incentivazione della capacità di produzione di combustibili per aerei sostenibili (Saf)". Così Willie Walsh, Direttore Generale della Iata (International air transport association), che rappresenta circa 290 compagnie aeree pari all'83% del traffico aereo mondiale, nel tracciare un bilancio di quanto emerso dalla 41/esima Assemblea dell'Organizzazione per l'aviazione civile internazionale (Icao) svoltasi a Montreal.
    "L'industria si aspetta che il Saf svolga il ruolo più importante nella decarbonizzazione dell'aviazione. La Iata stima che forse il 65% della mitigazione necessaria per l'azzeramento delle emissioni nette nel 2050 proverrà dal Saf. Sebbene l'industria abbia acquistato tutti e cento i milioni di litri di Saf disponibili nel 2021 - puntualizza Walsh -, la fornitura rimane limitata e il prezzo è molto più alto del carburante convenzionale per jet. Gli sforzi statali dovrebbero ora concentrarsi sui modi per incentivare un aumento della capacità di produzione del Saf e quindi ridurne i costi. Gli enormi progressi compiuti in molte economie nella transizione della produzione di elettricità a fonti verdi come l'energia solare e l'eolico - conclude -, sono un brillante esempio di ciò che si può ottenere con le giuste politiche governative, in particolare gli incentivi alla produzione". (ANSA).
   

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