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Nasce 'foresta Bms', 2500 alberi da qui al 2025

In varie parti mondo, 25 alberi in Puglia in terreni confiscati

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Un patrimonio prezioso, di 2500 alberi fino al 2025. Nasce la Foresta Bms: 550 alberi già piantati nel 2021 ai quali si aggiungeranno altri 500 l'anno fino al 2025, per un totale che porterà l'azienda Bristol Myers Squibb (Bms) a piantare 2.500 esemplari in Africa, America Latina, Asia e Italia. Nel nostro Paese 25 piante, dei lecci, saranno collocate in terreni confiscati alla criminalità organizzata in Puglia. Questo grazie alla collaborazione con Treedom: piattaforma web che permette di piantare un albero a distanza e seguire online la storia del progetto di cui fa parte.
    Con le attività di piantumazione di alberi, Treedom e Bms contribuiscono al raggiungimento di 10 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. L'obiettivo della "Foresta BMS" è compensare parte della CO2 emessa e promuovere l'impegno dell'azienda nei confronti dell'ambiente. Tutti gli alberi vengono piantati direttamente dalle comunità locali, con oltre 100.000 contadini che partecipano attivamente ai progetti, e contribuiscono a produrre benefici ambientali, sociali ed economici. Tra questi l'assorbimento della CO2, la riforestazione di alcuni territori, la tutela della biodiversità, il contrasto alla desertificazione. Tutti gli alberi piantati rimangono di proprietà dei contadini che se ne prendono cura. Ogni albero sarà dotato di un sistema di tracciamento che permette di geolocalizzarlo e monitorarne la crescita. "Il tema della tutela dell'ambiente - sottolinea Emma Charles, general manager Bristol Myers Squibb Italia - è di grande attualità nel dibattito pubblico nazionale ed internazionale. Da azienda biofarmaceutica leader a livello mondiale, siamo consapevoli della nostra responsabilità di prenderci cura della salute dei pazienti, della comunità e anche del nostro pianeta. Bristol Myers Squibb fin dagli anni 90 ha messo in atto programmi per ridurre le emissioni di energia e di gas serra a livello globale." "Piantare un albero - conclude Charles - non è un gesto simbolico, ma un aiuto concreto all'ambiente e a popolazioni di diversi Paesi in via di sviluppo". (ANSA).
   

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