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Plastica monouso: Greenpeace, Italia rischia sanzioni

Deroghe a direttiva Ue in normativa nazionale

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 13 GEN - "La nuova legge europea rappresenta un'importante vittoria per l'ambiente e un primo passo importante per contrastare l'abuso di plastica usa e getta, ma l'Italia conferma ancora una volta di avere un approccio miope che favorisce solo una finta transizione ecologica". Greenpeace in una nota critica il decreto legislativo che recepisce in Italia la direttiva 'Sup' e che renderà fuorilegge dal 14 gennaio la plastica monouso.
    " La direttiva offriva l'opportunità di andare oltre il monouso e la semplice sostituzione di un materiale con un altro, promuovendo soluzioni basate sul riutilizzo", dice Greenpeace secondo cui per i prodotti in plastica destinati a entrare in contatto con gli alimenti (ad esempio piatti e posate) la legge italiana consente di aggirare il divieto europeo ricorrendo ad alternative in plastica biodegradabile e compostabile mentre in base alla norma comunitaria, queste dovrebbero essere vietate al pari delle stoviglie realizzate con plastiche derivate da petrolio e gas fossile. Un'ulteriore violazione- dice Greenpeace- è l'esclusione dall'ambito di applicazione della direttiva dei prodotti dotati di rivestimento in plastica con un peso inferiore al 10 per cento dell'intero prodotto. Su questa tipologia di articoli i dettami comunitari non prevedono tuttavia alcuna deroga.
    " Ci auguriamo -afferma Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia- che nelle prossime settimane l'Europa imponga al governo italiano le modifiche necessarie affinché prevalga la tutela dell'ambiente e della collettività anziché i meri interessi industriali. Purtroppo c'è il concreto rischio che venga avviato l'iter per una procedura d'infrazione», (ANSA).
   

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