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Cingolani, ecotransizione è pianeta sano e società giusta

"Qualche mese per un documento di visione per politiche future"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 03 MAR - "La correlazione fra un Pianeta in salute e una società giusta è il vero obiettivo della transizione ecologica. Non abbiamo la ricetta, non ce l'ha nessuno. Stiamo cercando di capire dove andare". Lo ha detto stamani il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nel corso del webinar "Verso la Conferenza Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile".
    Per il ministro "la sostenibilità è un concetto di compromesso fra diverse istanze, che cambiano nel tempo. I problemi sono tutti interconnessi e richiedono soluzioni multiple". Cingolani ha elencato 8 punti nella sua agenda: programmi internazionali e nazionali per l'ambiente, clima, trasporti, abitazioni, chimica, rifiuti, uso delle risorse naturali, cibo e biodiversità.
    "Con questa agenda avremo molto da costruire - ha concluso Cingolani -. Mi sono dato qualche mese per creare un documento di visione che rimanga per le future scelte che verranno fatte da chi farà politica. Servirà per indirizzi durevoli per le future generazioni".
    Per Cingolani, "la transizione ecologica va affrontata con un'ottica 'glocal'. Il primo punto è che l'umanità deve mettersi d'accordo su cosa fare, poi ciascun Paese deve fare il suo".
    Al secondo punto dell'agenda, il neo-ministro mette il clima: "Il danno è veloce, il recupero è lungo. Se portiamo le temperature sopra i 2 gradi dai livelli pre-industriali, poi ci metteranno secoli a scendere".
    Altra grande sfida della Transizione ecologica sono i trasporti: "L'elettrificazione, il trasporto pubblico, la riduzione dei mezzi privati. Bisogna trovare un giusto equilibrio fra le esigenze dell'economia e dell'ambiente".
    Il quarto punto riguarda le abitazioni: "In metà del pianeta, la principale fonte di inquinamento sono le case e le cucine. I centri urbani creano tgrandi opportunità, ma anche grandi problemi".
    Altro punto nell'agenda di Cingolani è la chimica: "Viviamo in un'era 'chemical intensive': plastica, pestidici, antibiotici, sostanze nuove delle quali non conosciamo i rischi".
    Il ciclo dei rifiuti è il sesto punto, mentre al settimo c'è l'uso delle risorse naturali: "Fra luglio e agosto avremo già consumato le risorse dell'anno e cominceremo a consumare quelle dell'anno successivo. Occorre puntare sul recupero dei materiali. Servirebbe insegnare ai nostri figli forme di sobrietà digitale".
    Infine, il cibo e la biodiversità: "Fatta 100 la massa globale degli animali selvatici, quella degli animali domestici è 700, quella degli uomini 300. L'agricoltura intensiva pone problemi. La soluzione non è fermare il progresso, ma neppure fare quello che si vuole". (ANSA).
   

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