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Toscana 'salva' aglione e grano 23 da estinzione

Iscritti in repertorio regionale e anagrafe agrobiodiversità

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 08 FEB - L'aglione e il grano 23 sono stati iscritti nel Repertorio regionale della Toscana e all'Anagrafe nazionale dell'agrobiodiversità, azione che costituisce il primo passo per la messa in sicurezza. Lo rende noto la Regione Toscana spiegando che entrambe le varietà "rischiavano l'estinzione ma oggi possono rappresentare nuove occasioni di sviluppo per l'agricoltura toscana".
    L'aglione, conosciuto come condimento per il famoso piatto dei pici toscani, è una varietà locale che appartiene alla specie 'Allium ampeloprasum var. holmense', da non confondersi con l'aglio. Il grano 23 è una varietà di frumento coltivata in Lunigiana, che produce una farina particolarmente idonea a prodotti poco lievitati, e dunque è perfettamente compatibile con la produzione di prodotti tipici della zona, quali panigacci e testaroli: gli operatori hanno manifestato interesse a recuperare una filiera locale che utilizzi farina di un grano autoctono, tradizionalmente coltivato in diverse zone dei comuni di Pontremoli, Filattiera e Fivizzano, nonché nelle zone a maggiore altitudine come Zeri.
    A oggi sono oltre 700, su un totale di 880, le varietà di frutta, ortaggi, cereali, foraggi autoctoni e razze animali della Toscana che, a rischio di scomparire, sono state mantenute in vita grazie al sistema di salvaguardia della biodiversità agricola della Regione. "La loro presenza - ha affermato Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione con delega all'agricoltura - non solo può sostenere attività di rilancio economico, specie nelle zone considerate marginale, ma anche rafforzare l'immagine della Toscana come luogo di qualità grazie all'equilibrio fra ambiente, agricoltura e attività dell'uomo, un vero e proprio agroecosistema". (ANSA).
   

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