(di Enrica Battifoglia)
(ANSA) - ROMA, 16 NOV - I ghiacci dell'Artico e la
temperatura dei mari, lo sfruttamento del suolo e l'agricoltura
sostenibile, fino alla biodiversità: arrivano nuovi occhi
potenti a controllare la salute del pianeta. Sono quelli delle
nuove sentinelle della Terra che si aggiungono alle 15 già
attive nel programma Copernicus gestito da Agenzia Spaziale
Europea (Esa) e Commissione Europea.
Tre contratti per i nuovi satelliti sono stati firmati
dall'Esa con le industrie europee, per un valore complessivo di
1,3 miliardi di euro. Importante il ruolo dell'industria
italiana, con la Thales Alenia Space Italia, primo contraente
del contratto da 495 milioni per il satellite Cimr (Copernicus
Imaging Microwave Radiometer), destinato a studiare temperatura
di superficie degli oceani e concentrazione dei ghiacci. Gli
altri due contratti sono per i satelliti Chime (Copernicus
Hyperspectral Imaging Mission), da 455 milioni, per studiare
biodiversità e suolo e ha come primo contraente Thales Alenia
Space (Francia), e Lstm (Land Surface Temperature Monitoring
Mission, da 389 milioni, per raccogliere dati su colture
agricole e insediamenti urbani, guidato da Airbus Defence and
Space (Spagna).
Soddisfazione del sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio, Riccardo Fraccaro, per un risultato che "stabilisce
importanti margini di crescita, con un significativo ritorno in
termini di sviluppo produttivo ed economico non solo per
l'Italia ma anche per l'Europa", ha osservato riferendosi alla
conferenza ministeriale dell'Esa del 2019, quando "come Governo
abbiamo scommesso sull'ambizioso piano di sviluppo del programma
Copernicus". Anche per il presidente dell'Agenzia Spaziale
Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia, la firma dei contratti è
"motivo di orgoglio per l'Italia" e dimostra quanto sia stata
"lungimirante" la decisione presa a Siviglia di aumentare il
contributo italiano a Copernicus.
Per Alessandro Profumo, presidente dell'Associazione delle
Industrie europee di Aerospazio Difesa e Sicurezza (Asd) e Ceo
di Leonardo, i contratti "confermano il contributo fondamentale
che lo spazio può assicurare nella tutela e salvaguardia del
pianeta, e sono una dimostrazione dei risultati che possono
essere raggiunti da un sistema industriale europeo coeso e
integrato, con una chiara visione strategica".
Soddisfatto anche il capo del direttorato dell'Esa
dell'Osservazione della Terra, Josef Aschbacher, non soltanto
per il valore delle missioni, ognuna delle quali raccoglie una
sfida cruciale per la tutela dell'ambiente, ma "perché abbiamo
bisogno di mantenere in buona forma i nostri partner industriali
durante questa pandemia di Covid-19, che ha provocato indicibili
danni all'economia e all'occupazione". Quanto siano importanti
le ricadute dei contratti sull'intera filiera italiana delle
piccole e medie imprese coinvolte nel settore aerospaziale lo ha
rilevato l'ad di Thales Alenia Space Italia, Massimo Comparini.
(ANSA).
Spazio:contratti per 1,3 miliardi per tutelare laTerra
Esa- industrie europee per Copernicus. Italia in prima fila