(ANSA) - BRUXELLES, 08 SET - Circa 630mila decessi l'anno
nell'Ue e nel Regno Unito sono attribuibili a fattori ambientali
(dallo smog al cambio climatico). Sono stime del rapporto
dell'Agenzia europea per l'ambiente (Aea) su salute e variabili
socio-ambientali. Secondo la relazione, che si basa su dati Aea
e Oms, l'inquinamento atmosferico resta la minaccia ambientale
principale per la salute in Europa, con una stima di oltre
400mila morti l'anno, soprattutto a causa del PM2,5.
Da solo, il particolato fine ha causato 379mila decessi nel
2018, in calo dal milione circa di morti stimati nei primi anni
Novanta. La Pianura padana si conferma una delle aree con più
smog in Europa, soprattutto per il PM2,5 e il biossido di azoto.
In Italia la percentuale di morti per inquinamento ambientale
supera il 12% del totale, con Danimarca e Svezia al 10% e
Romania al 19%.
L'Aea compie una prima analisi degli studi su Covid-19 e
smog. Sebbene ci siano "prime evidenze" di una correlazione tra
alta mortalità da coronavirus, inquinamento atmosferico e
povertà, l'Aea sottolinea che gli studi effettuati fin qui hanno
"una serie di limitazioni significative, quindi i risultati
vanno interpretati con attenzione", e servono nuove ricerche.
(ANSA).
Agenzia per l'Ambiente, in Ue 630 mila morti da inquinamento
Su Covid e smog 'necessarie altre ricerche'