(di Stafano Secondino)
(ANSA) - ROMA, 18 GIU - La desertificazione non riguarda solo
l'Africa, l'Asia o l'America Latina. Col riscaldamento globale,
l'avanzare dei deserti minaccia anche l'Italia, specialmente il
sud. Per fermare le dune, serve che produzione e consumo
diventino sostenibili. Ma non è una sfida facile. A parole,
tutti gli italiani sono per la sostenibilità. Ma solo 1 su 5
cambierebbe il suo comportamento per ottenerla.
Oggi è la Giornata dell'Onu contro la desertificazione. E i
dati non sono confortanti. Secondo uno studio della Convenzione
delle Nazioni Unite per la lotta a questo fenomeno (Unccd),
perdiamo 24 miliardi di tonnellate di terra fertile ogni anno e
15 miliardi di alberi ogni ora. Un miliardo e mezzo di persone
traggono il loro sostentamento da terreni che sono a rischio
desertificazione.
Le pratiche considerate non sostenibili sono le monocolture,
l'uso di sostanze chimiche e il pascolo eccessivo. Secondo una
ricerca di Legambiente, in Italia le regioni fortemente a
rischio sono Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia,
Sardegna e Sicilia. La situazione è particolarmente grave in
Sardegna, dove il pericolo desertificazione riguarda ben il 52%
del territorio regionale, di cui l'11% già colpito.
Eppure, gli italiani non sembrano consapevoli. Un sondaggio
Ipsos reso noto oggi in occasione della Giornata rivela che solo
il 10% dei cittadini del Belpaese ha paura della siccità. Appena
3 italiani su 10 sono coscienti del fatto che la scarsità
d'acqua sia un problema nelle regioni del sud. Il 97% dei
cittadini ritiene importante la sostenibilità per il futuro del
pianeta, ma solo il 20% è disponibile a cambiare le proprie
abitudini per favorire questo futuro.
Coldiretti oggi ricorda che negli ultimi 25 anni in Italia è
andato perso oltre oltre 1/4 della terra coltivata, il 28%. I
campi si sono ridotti a 12,8 milioni di ettari. Questo per colpa
della cementificazione e dell'abbandono. Il ministro
dell'Ambiente, Sergio Costa, ha fatto oggi l'elenco delle cose
da fare per la sostenibilità: "Ridurre gli sprechi di risorse,
arrestare inquinamento e deforestazione, equilibrare il consumo
di prodotti di origine animale". Poi ha aggiunto che il governo
ha messo "per la prima volta l'ambiente al centro della
ripresa".
Infine, nella Giornata contro la desertificazione, è
arrivata la voce di Max Calderan, l'atleta veneto che detiene 14
record di attraversamento a piedi di deserti: "Durante le mie
esplorazioni, mi chiedo spesso se un giorno tutto il pianeta
diventerà un enorme deserto. Un ciclo naturale complesso, che si
è sviluppato in milioni di anni, lo stiamo distruggendo, o
peggio, lo stiamo modificando, per soddisfare desideri che
durano un giorno, invece di valorizzarlo per soddisfare bisogni
che devono durare nel tempo". (ANSA).
Anche l'Italia rischia la desertificazione
Solo 10% italiani teme siccità. Costa, serve più sostenibilità