(di Stefano Secondino)
(ANSA) - ROMA, 09 GIU - L'Italia celebra la Giornata
Mondiale degli Oceani, istituita dall'Onu nel 2008, aderendo a
una campagna lanciata dal governo britannico, per rendere area
marina protetta il 30% dei mari entro il 2030. Un obiettivo
ancora lontano: il WWF rivela oggi che nel Mediterraneo solo
l'1,2% del mare è protetto. Eppure, secondo l'ong ambientalista,
il Mare Nostrum potrebbe generare un valore aggiunto di 400
miliardi all'anno. Alla campagna del governo di Londra #30by30
hanno già aderito Belgio, Belize, Costa Rica, Finlandia, Gabon,
Kenya, Palau, Portogallo, Seychelles, Vanuatu, Nigeria e Svezia.
"Se ci prendiamo cura del mare, il mare si prenderà cura di
noi - ha detto il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa(M5S) -.
Proteggere la salute dei mari porta benefici alla pesca e al
turismo, alla biodiversità e al clima". Nel Dl Rilancio,
aggiunge il ministro, 40 milioni sono stati destinati alle Zea
(Zone economiche ambientali, che comprendono anche le Zea
marine).
Il WWF spiega che "appena l'1,27% del Mediterraneo è
effettivamente protetto, mentre i maggiori scienziati del mondo
concordano sul fatto che almeno il 30% del mare dovrebbe essere
tutelato". L'ong propone un "Blue recovery plan, che può
mettersi in moto solo se un'efficace protezione del mare e uno
sviluppo economico sostenibile diventano la norma". Questo piano
secondo il WWF "potrebbe generare un valore di circa 400
miliardi di euro l'anno, oltre la metà del Fondo per la Ripresa
della Ue".
Un sondaggio commissionato dall'Istituto nazionale di
Oceanografia e di Geofisica sperimentale (Ogs) rivela che l'84%
degli italiani considera il mare un bene da tutelare "con
urgenza", ma solo il 47% ritiene di avere un buon livello di
conoscenza sul tema. Per favorire lo sviluppo economico legato
al mare, il 66% degli italiani vuole un'agenzia europea e il 52%
un Ministero del Mare. Per l'Ogs, fra le minacce al Mediterraneo
in questo momento ci sono anche le mascherine e i guanti usati
per fronteggiare la Covid-19. Se non smaltiti correttamente,
rischiano di finire in mare. Ma in occasione della Giornata
degli Oceani arrivano anche buone notizie. Per l'Unione europea,
l'88,4% delle acque balneabili in Italia è di qualità
eccellente, sopra la media Ue dell'84,8%. E uno studio del Cnr,
condotto nei mari di tutti il mondo, rivela che che il 92% delle
microfibre tessili trovate in acqua sono di origine maturale
(cotone e lana) e solo l'8% sono sintetiche. (ANSA).
Italia dice sì a trasformare in parchi il 30% dei mari
Adesione a campagna #30by30. Ora solo 1,2% Mediterraneo protetto