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Isola delle femmine in vendita, donne lanciano crowdfunding

Servono 350 mila finanziatrici che mettano 10 euro l'una

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 15 FEB - L'isolotto delle Femmine, nel mare di fronte l'omonimo comune marinaro attaccato a Palermo, 15 ettari di roccia con una torre parzialmente distrutta e' in vendita da circa un anno sul sito della Romolini immobiliari con trattativa riservata a un prezzo di circa 3 milioni e mezzo di euro. L'isola, di proprieta' degli eredi di Rosolino Pilo, e' una riserva integrale con decreto della Regione Sicilia, area marina protetta affidata fin dal 1998 in gestione alla Lipu ed e' riconosciuta dall'Unione Europea come Zona speciale di conservazione. Quindi l'eventuale proprietario non avra' alcun margine di manovra per farne il proprio buen retiro. Ma un gruppo di donne impegnate in attivita' culturali Stefania Galegati, Valentina Greco, Claudia Gangemi e Marcela Caldas, stanno studiando la possibilita' di fare un crowdfunding per comprare l'isola. Al sito Balarm Stefania Galegati dice: "Abbiamo pensato di chiedere una quota simbolica di dieci euro a donna e di comprare l'isola. E' da un anno che cerchiamo di capire come fare, siamo andate a parlare con gli uffici della Regione Siciliana, il Comune di Isola delle Femmine ma anche con la Lipu che usa l'isola come osservatorio nella riserva naturale per le varie specie di uccelli che la abitano. Abbiamo anche assoldato una notaia, una tra le piu' giovani della Sicilia, e siamo in fase di studio. Dopo questa fase siamo pronte a costituirci in associazione e di procedere con il lancio della campagna di raccolta fondi". Il progetto e' in progress se partira' l'associazione che le ideatrici vogliono formare dovra' trovare 350 mila finanziatrici che mettano 10 euro l'una per comprare l'isola abitata solo da uccelli marini patelle e granchi e lasciarla cosi' com'e'.
    "Su questo isolotto non vogliamo fare assolutamente nulla, e' gia' una riserva naturale e va benissimo cosi', la nostra idea in barba a questo mondo capitalistico e che sfrutta le risorse naturali e' quello di lasciarlo in pace, un gesto simbolico di fortissimo valore ideologico", dice Galegati.
   

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