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Consumi: GenZ e Millennial più attenti a scelte sostenibili

Analisi Credit Suisse Research Institute in 10 Paesi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 02 FEB - I giovani sono più orientati al consumo sostenibile, maggiormente attenti a scelte in fatto di alimentazione, moda, viaggi e tecnologie per il risparmio energetico. È quanto emerge da uno studio pubblicato dal Credit Suisse Research Institute (CSRI), basato sulle risposte di 10mila persone tra i 16 e i 40 anni in 10 Paesi.
    Dal sondaggio emerge un alto livello di ansia tra i consumatori più giovani: in tutti i 10 Paesi, il 65%-90% di loro si dice preoccupato o molto preoccupato per l'ambiente. Meno del 30% ritiene però che gli obiettivi di lungo termine di lotta al cambiamento climatico verranno probabilmente raggiunti. Circa il 75% intende vivere in modo sostenibile in futuro, mentre il 25% cercherà di convincere familiari e amici a fare lo stesso.
    I giovani sono maggiormente disponibili a spendere di più per prodotti sostenibili (energia solare, isolamento termico per la casa, veicoli elettrici) e sono anche più motivati a modificare la dieta, riducendo soprattutto il consumo di prodotti di fast food e carne. Sono anche più propensi ad acquistare prodotti a base vegetale in alternativa a carne e latticini. Più del 40% degli intervistati considera l'industria della moda insostenibile e una quota ancora maggiore prevede di ridurre il proprio consumo di capi fast fashion e marchi di lusso. Anche le scelte di trasporto vengono influenzate dal desiderio di maggiore sostenibilità: il 63% prevede di acquistare un veicolo elettrico/ibrido, preferenza ancora più marcata tra i giovani dei mercati emergenti, i laureati e la fascia 25-30 anni. Emerge infine la convinzione che per creare un mondo più sostenibile occorra educare maggiormente i consumatori riguardo all'intensità ambientale di prodotti e servizi di consumo.
    "Un dato interessante è che i Millennial superano la Generazione Z in fatto di fedeltà all'agenda della sostenibilità, mentre sorprendentemente i consumatori dei mercati emergenti sembrano nel complesso più impegnati sul fronte ecologico di quelli dei mercati più sviluppati", afferma Eugène Klerk, responsabile Global ESG & Thematic Research presso Credit Suisse. (ANSA).
   

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