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Davos, in marcia centinaia di attivisti

Partiti da 50 km di distanza per far sentire propria voce al Wef

Redazione Ansa

(ANSA-AFP) - GINEVRA, 19 GEN - Centinaia di attivisti per il clima di ogni età sono partiti dalla cittadina svizzera di Landquart, a circa 50 chilometri da Davos, per una marcia di tre giorni con l'obiettivo di far sentire la loro voce al 50/o World Economic Forum. Il corteo, tra cui spiccano molti giovani ma anche meno giovani, espone striscioni con scritto: "Crisi climatica: un fallimento economico mondiale" e "Non esiste un pianeta B", per esortare i leader mondiali ad assumersi la responsabilità di evitare la catastrofe ambientale. "La questione del clima è la questione numero uno e dovrebbe essere semplicemente l'argomento numero uno anche a Davos e i partecipanti dovrebbero riconoscerlo; è essenziale che vadano in questa direzione", ha detto a AFP Katherine, una pensionata di Zurigo. Le autorità locali hanno autorizzato solo i primi due giorni di marcia, fino all'elegante stazione sciistica di Klosters, ma il gruppo si dice deciso ad arrivare il più vicino possibile alla sede del summit. "Eccoci con 700 persone in marcia verso Davos - ha detto l'eco-attivista keniota Njoki Njoroge Njehu - .È incredibile, è un'incredibile solidarietà per un Paese ricco, che non affronta il nostro tipo di problemi. Ma capiscono l'immoralità di Davos, l'immoralità di una classe miliardaria che si riunisce ogni anno per celebrare i suoi eccessi", ha aggiunto. Njehu ha tenuto un discorso durante una riunione venerdì a Losanna, alla quale ha partecipato Greta Thunberg. La giovane attivista svedese non era a Landquart ma dovrebbe giungere a Davos e parlare al Forum dopo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il forum di quest'anno ha messo i cambiamenti climatici tra i temi chiave, e ha invitato i partecipanti ad unirsi all' obiettivo 'emissioni zero' entro il 2050. (ANSA-AFP).
   

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