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Da Mediobanca faro su greenwashing, mina fiducia investitori

'Servono regole chiare ed esaustive'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 24 MAR -In un quadro della finanza sostenibile "complesso e articolato e ancora in via di definizione", è condivisa tra gli operatori del sistema finanziario la consapevolezza di quanto "i rischi di greenwashing possano minare la fiducia degli investitori ancor prima che il mercato degli investimenti sostenibili possa pienamente e ordinatamente svilupparsi". Da qui la necessità di completare il quadro normativo esistente con "una terminologia chiara ed esaustiva".
    E' il messaggio che arriva da un incontro organizzato da Mediobanca sulla finanza sostenibile e il greenwashing, per analizzare lo scenario attuale e i rischi per tutti gli stakeholder, dalle emittenti agli intermediari finanziari, dagli investitori ai consumatori. "Il tema è oggi una priorità per le autorità di regolazione", spiega Giovanna Frati, viceresponsabile dell'ufficio di vigilanza Sgr e Ocr Consob, sottolineando che se il fenomeno "non è adeguatamente gestito può minare l'integrità del mercato", in quanto, può innescare "scarsa fiducia da parte degli investitori con rischi finanziari e legali".
    Negli ultimi anni si è registrata "una crescita esponenziale degli investimenti sostenibili nel settore finanziario", osserva Massimiliano Carnevali, group chief Compliance Officer di Mediobanca, convinto che "la creazione di un level playing field con una definizione certa e ragionevole di ESG-washing sia un elemento essenziale per non frenare un processo virtuoso di investimenti nell'economia reale con un orientamento allo sviluppo sostenibile". (ANSA).
   

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