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G7: Iea, tagliare Co2 industria pesante per zero emissioni

Da acciaio e cemento 6 miliardi di tonnellate carbonio all'anno

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 MAG - I membri del G7 possono fare da apripista nella riduzione delle emissioni di carbonio dell'industria pesante, in particolare di acciaio e cemento, che "ammontano a circa 6 miliardi di tonnellate all'anno, più di un sesto delle emissioni totali di Co2 del sistema energetico globale". Lo afferma l'Agenzia internazionale dell'energia (Iea) in un nuovo rapporto richiesto dalla Germania che presiede il G7. "Le emissioni dell'industria pesante sono tra le più ostinate - afferma il direttore esecutivo della Iea Fatih Birol - I paesi con notevoli risorse finanziarie e tecnologiche le utilizzino per aumentare le soluzioni".
    I membri del G7 - Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti più Unione Europea - "rappresentano circa il 40% dell'economia mondiale, il 30% della domanda di energia e 25% delle emissioni di Co2 del sistema energetico" sottolinea la Iea nel rapporto "Achieving Net Zero Heavy Industry Sectors in G7 Members" richiesto per informare i responsabili politici, i leader industriali e altri decisori prima della prossima riunione dei ministri del clima, dell'energia e dell'ambiente del G7.
    L'industria pesante, ricorda il rapporto, "è responsabile di oltre il 15% dell'uso del carbone e di circa il 10% dell'uso di petrolio e gas nei membri del G7". Per questo la transizione verso emissioni nette zero nell'industria pesante "è un pilastro importante per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili nel G7" anche sulla scia delle conseguenze dell'invasione russa dell'Ucraina. "Tuttavia - avverte la Iea - molte delle tecnologie per ridurre significativamente le emissioni dell'industria pesante sono ancora in fase iniziale".
    Fra i suggerimenti, indica di stabilire entro il 2025, in ogni Paese membro, una tabella di marcia per fornire al settore traguardi e obiettivi chiari sulla via della decarbonizzazione; poi finanziare tecnologie di produzione a basse emissioni; appalti pubblici a lungo termine e contratti di carbonio. La questione va infine introdotta nell'agenda della prossima Cop27 di novembre in Egitto. (ANSA).
   

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