Rubriche

Banche:Ettg,pubbliche sviluppo siano proattive su Agenda2030

Da studio 4 principi operativi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 01 FEB - Se le banche pubbliche di sviluppo vogliono assumere un ruolo di catalizzatrici per la promozione di investimenti realmente trasformativi a sostegno di traiettorie di sviluppo sostenibile, "devono uscire dalla loro comfort zone", con " un coinvolgimento esterno proattivo all'interno del loro sistema di partner, capitalizzando sia sui loro servizi finanziari che non finanziari". E' uno dei 4 principi operativi che gli istituti pubblici di sviluppo dovrebbero seguire nell'identificare meccanismi finanziari innovativi per sbloccare le risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030, secondo quanto è emerso dallo studio "Financing the 2030 Agenda: An SDG alignment framework for Public Development Banks" condotto dall'Istituto Affari Internazionali (Iai) nell'ambito dell'European Think Thank Group (Ettg) . I risultati sono stati discussi nel corso di un webinair ospitato da Iai.
    Il primo principio riguarda la promozione di una "cultura dello sviluppo sostenibile" da parte delle banche pubbliche di sviluppo all'interno delle loro organizzazioni. Per fare ciò, secondo lo studio, le banche potrebbero ad esempio iniziare a richiedere qualifiche in aree strategiche di sviluppo sostenibile al momento dell'assunzione di nuovi esperti finanziari, e garantire un successivo monitoraggio regolare di queste competenze. In secondo luogo, c'è bisogno di "una strategia olistica e di una visione a lungo termine" in relazione al contributo delle banche allo sviluppo sostenibile globale. Adottando una strategia robusta o allineando quella esistente a quanto previsto dall'Agenda 2030, "le banche di sviluppo sostenibile possono diventare una forza trainante per gli Sdg". Terzo principio: far penetrare gli Sdg nelle operazioni interne. "Ciò comporta la costruzione di un processo interno sistematico e coerente per l'analisi finanziaria con considerazioni sugli Sdg integrate sia nella fase ex ante dell'investimento, che in quella ex post. Un tale approccio alla gestione garantirà che l'allineamento diventi parte integrante dell'intero ciclo di investimento", riporta lo studio. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it