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Prysmian: investitori Esg sono circa il 40% nel gruppo

Bifulco, investiremo 100 mln in 10 anni per ridurre emissioni

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 24 APR - "Circa il 40% di chi investe in Prysmian è rappresentato da investitori Esg", i quali, investono nel gruppo "perché ritengono che abbiamo un business model e una governance sostenibili". Lo spiega all'ANSA la Chief Sustainability Officer di Prysmian Group, Maria Cristina Bifulco, sottolineando: "le tematiche ambientali, sociali e di governance sono prioritarie per noi".
    "Investiremo fino a 100 milioni di euro nei prossimi 10 anni, quindi circa 10 milioni all'anno, per ridurre strutturalmente le emissioni - aggiunge -. Questo vuol dire intervenire impianto per impianto con iniziative che ci permettano di diventare più efficienti. Ad esempio, stiamo cercando di rimuovere i gas nocivi, con un approccio molto rigoroso e scientifico".
    Prysmian, società che opera nel settore dei cavi e sistemi per energia e telecomunicazioni, ha 104 impianti produttivi nel mondo e 25 centri di ricerca e sviluppo. L'obiettivo è di azzerare, tra il 2035 e il 2040, le emissioni nette, generate dalle attività del Gruppo (Scope 1 e 2), ed entro il 2050 le emissioni generate dalla catena di valore (Scope 3). "Abbiamo il privilegio di operare in un settore che favorisce la transizione verso un'economia decarbonizzata, perché la parte preponderante del nostro business riguarda la produzione di cavi elettrici legati allo sviluppo delle rinnovabili e siamo leader di mercato", spiega Bifulco, evidenziando che "la sostenibilità è totalmente integrata nel modello di business" di Prysmian.
    Secondo il Bilancio di Sostenibilità 2020, presentato recentemente dalla società, "quasi il 50% dei nostri ricavi sono 'low carbon'". Inoltre, "abbiamo migliorato molto la performance degli indici di sostenibilità: nel Dow Jones Sustainability World l'anno scorso ci siamo classificati secondi, in un settore in cui ci sono grandi nomi come Schneider Electric". La manager ritiene che "la sostenibilità non debba essere vista in contrapposizione rispetto all'attività corrente dell'azienda e ai risultati finanziari, nel senso che il purpose non va contro il profitto". L'idea è quindi quella di "un business model sostenibile che deve integrare una componente di impatto ambientale, sociale e di governance". (ANSA).
   

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