(ANSA) - MILANO, 17 FEB - Le più grandi aziende mondiali
della moda crescono nell'impegno di salvaguardia dell'ambiente,
a partire dal calo dei consumi idrici (-3,4%) alle emissioni di
anidride carbonica (-5,1%). La presenza femminile (65,9% della
forza lavoro), scende al crescere delle responsabilità, fino al
29,3% nei Cda. Emerge dal report sul "Sistema Moda" dell'Area
studi Mediobanca, che aggrega i dati finanziari di 80
multinazionali del fashion, con fatturato sopra il miliardo di
euro nel 2019, e delle 177 maggiori Aziende Moda Italia, ovvero
con fatturato superiore a 100 milioni, presentati in vista della
terza edizione dell'Annual Fashion Talk nella stessa giornata.
Dai bilanci di sostenibilità 2019 risulta che si sono ridotti i
rifiuti prodotti (-3,1%) e aumenta il ricorso all'energia
elettrica rinnovabile (dal 42,6% nel 2018 al 49,9% nel 2019).
Mediamente più sostenibili i gruppi statunitensi rispetto a
quelli europei: solo in un indicatore, quello dell'utilizzo di
energia rinnovabile, i gruppi europei si posizionano meglio,
attingendo da fonti green il 59% del proprio fabbisogno
energetico rispetto al 38% degli americani.
In generale per il settore moda italiano la contrazione del
giro d'affari per il 2020 dovrebbe attestarsi al -23%. E
guardando al futuro, ci sarà una ripresa a partire dal 2021
(+10%) con un raggiungimento dei livelli pre-crisi previsto nel
2023. Le previsioni sono nel report sul "Sistema Moda" dell'Area
studi Mediobanca, che aggrega i dati finanziari di 80
multinazionali del fashion, con fatturato 2019 sopra il miliardo
di euro, e delle 177 maggiori Aziende Moda Italia, con fatturato
sopra i 100 milioni. (ANSA).
Moda: cresce impegno green, più donne vertici Francia e Usa
Mediobanca,fatturato 9 mesi 2020 in Europa -23,7%, Asia -14,8%