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Ofi Am: calano rischi greenwashing in investimenti Esg

Fondi redditizi sempre in Ue, meno negli Usa

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 FEB - "Il rischio di green washing sarà sempre presente, tuttavia, crediamo che tutti i regolamenti messi in atto dall'Unione Europea, e il TCFD (la Task Force on Climate-related Financial Disclosures del Financial Stability Board) mitigheranno notevolmente questo rischio dal 2022." Questa l'opinione di Ofi Asset Management che, in un webinar svolto da Eric Van La Beck e Yann Ferrat, ha sottolineato come gli investimenti sostemibili Esg (Environmental, Social, Governance) siano in Europa redditizi anche nel lungo termine e nelle diverse fasi di mercato, comprese quelle di ribassi.
    Dal 2007 il total return dei portafogli Esg, è l'analisi di Ofi Am, ha messo a segno un aumento del 108% contro il +34% dell'indice Eurostox. Una caratteristica che però non appare negli Stati Uniti dove gli investimenti Esg appaiono prezzati e positivi nelle fasi di stress. Sempre dal 2007 infatti un portafoglio Esg in Usa ha messo a segno un +9,5%.
    Gli esperti di Ofi hanno quindi analizzato il comportamento nel 2020 durante la crisi Covid. Quello ESG, hanno sottolineato, è stato un fattore difensivo. E tuttavia non tutti i campi hanno avuto comportamenti simili: il fattore 'E', ovvero quello ambientale, lo possiamo classificare come perdente, mentre 'S' e 'G', quindi l'aspetto sociale e la governance, ne sono usciti vincitori.
    OFI AM sviluppa, da oltre 15 anni, una propria metodologia di rating ESG. La metodologia si concentra solo sulle questioni chiave di ogni settore finanziario, con un peso minimo del 40% sulla governance e integra il livello di controversia presente in ogni azienda.
    (ANSA).
   

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