(di Corrado Chiominto)
(ANSA) - ROMA, 09 DIC - La finanza e la salvaguardia del
pianeta si incontrano sulla piattaforma realizzata dalla
organizzazione no profit "Carbon Disclosure Project". Da una
parte le società presentano i propri piani, con investimenti
sostenibili e pratiche 'green', dall'altra un buon numero di
grandi investitori guardano agli impegni per muovere capitali e
fare investimenti a misura d'ambiente. E in questa speciale
classifica ci sono otto società italiane che sono entrate nella
'A list', con il voto maggiore per quanto riguarda il contrasto
al cambiamento climatico: Enel, Leonardo, Brembo,
Snam, Iren, Bper, Pirelli, Astm. Ci sono poi altre diciassette
imprese che, classificate con A-, vengono comunque considerate
ad un livello di 'leadership' nell'ambito degli obiettivi
prefissati: anche in questo caso i nomi sono importanti: da
IntesaSanpaolo a Unicredit, da Fca a Telecom, da Piaggio a
Generali alle Fs, per citarne solo alcune.
Cdp ha analizzato oltre 5.800 società mondiali per il loro
impegno nel contrasto al cambiamento climatico. Ma la lista non
ha solo un valore d'immagine, bensì ha un forte valore economico
ed è considerata una sorta di 'gold standard' della trasparenza
aziendale. Viene stilata sulla base di informazioni che
riguardano gli impatti, i rischi e le opportunità legate
all'ambiente che vengono richieste ad oltre 515 investitori, che
rappresentano 106 trilioni di dollari di masse gestite e sono
più di 150 i grandi acquirenti (con 4 trilioni di dollari di
spesa per appalti) che hanno chiesto alle aziende di divulgare i
dati sugli impatti ambientali, rischi e opportunità attraverso
la piattaforma di Cdp. I punteggi, che seguono una metodologia
dettagliata, vanno da A a D-. Alla classifica sul cambiamento
climatico se ne aggiungono altre due: la prima riguarda le
foreste, la seconda l'acqua. Ma solo pochissime società al mondo
hanno una tripla A e in Italia è la sola Brembo ad avere un
doppio riconoscimento per clima e risorse idriche.
L'importanza per le diverse società appare anche dalla
soddisfazione che arriva dalle diverse società, con i commenti
dei capi azienda. Parlano l'Ad di Enel, Francesco Starace, il
numero uno di Leonardo, Alessandro Profumo, il ceo di PIrelli
Marco Tronchetti Provera e poi Cristina Bombassei per Brembo e
Moris Ferretti per Iren.
Ad Enel il riconoscimento è arrivato per l'impegno sulle
rinnovabili e al riduzione del gas serra. Tra l'altro la
controllata spagnola Endesa ha conquistato una doppia A, anche
per la tutela dell'acqua. E Starace veda da Cdp il
riconoscimento di "utility leader nella transizione verso un
sistema energetico a zero emissioni".
Leonardo ha varato il piano Be Tomorrow e il 'voto'
massimo è stato raggiunto per l'impegno nella "ricerca e
implementazione di tecnologie innovative: dall'uso di materiali
avanzati per una mobilità aerea più sostenibile, alle soluzioni
per l'osservazione e il monitoraggio satellitare della Terra".
Pirelli ricorda gli obiettivi di neutralità climatica del gruppo
entro il 2030, grazie anche all'utilizzo di energia elettrica
rinnovabile che entro il 2025 sarà al 100%. Brembo, l'unica
italiana con una doppia A, esprime grande soddisfazione e
promette "ulteriori azioni di sostenibilità per raggiungere
l'ambizioso obiettivo di diventare carbon neutral entro il
2040". Anche Snam ricorda in una nota che "nel nuovo piano
strategico al 2024, prevede di raggiungere la neutralità
carbonica entro il 2040, tra le prime società del settore
energetico" mentre Iren ribadisce i propri investimenti: nel
piano industriale del Gruppo al 2025, ben 2,2 miliardi di euro
di investimenti su 3,7 complessivi previsti in arco piano
saranno indirizzati su obiettivi green. (ANSA).
Clima e finanza: 8 italiane nella 'A list' della Cdp
Da Enel a Leonardo,da Brembo a Pirelli.Lista orienta investitori