(ANSA) - ROMA, 26 MAG - "Se oggi c'è una speranza e una
prospettiva positiva per l'ambiente, per la sostenibilità, per
l'economia circolare, quella speranza si chiama industria".
Maria Cristina Piovesana, al suo debutto in un confronto
pubblico come vicepresidente di Confindustria, nella squadra di
Carlo Bonomi con una delega sui temi dell'ambiente, della
sostenibilità e della cultura, lo ha sottolineato intervenendo
alla presentazione del 'rapporto rifiuti speciali' 2020
dell'Ispra. "Quello che non moltissimi anni fa sarebbe sembrato
un paradosso, una provocazione o semplicemente una
rivendicazione partigiana, oggi è una realtà, un dato di fatto
che trova evidenza e legittimazione nei numeri del rapporto
Ispra" e - sottolinea - una evidenza "l'abbiamo avuta anche
nelle settimane/mesi di emergenza che abbiamo vissuto
recentemente a causa del Covid-19".
Lo stop imposto dall'emergenza a molte fabbriche, quindi una
interruzione del ciclo di recupero dei rifiuti con la
conseguente necessità di aumentare gli stoccaggi e i dispositivi
temporanei, è una esperienza - sottolinea la vicepresidente di
Confindustria - che "dimostra come l'industria manifatturiera,
grazie alla diffusione capillare del modello di economia
circolare, contribuisce un modo decisivo a mantenere in
equilibrio il ciclo dei rifiuti garantendo uno sbocco virtuoso a
quantità crescenti di materiali provenienti dagli scarti delle
attività produttive e dai rifiuti urbani"; "Si è reso evidente,
in altre parole, che ogni fabbrica, dalle acciaierie e fonderie,
alle industrie della carta, dalle vetrerie all'industria della
chimica, della plastica e del legno, dell'alimentare e del
tessile, ha ormai implementato al suo interno sistemi
organizzativi improntati alla circolarità". Le leve sulle quali
lavorare? Per Maria Cristina Piovesana c'è quella normativa (in
una linea d'azione su tre driver: normativo, per semplificare le
procedure; tecnologico, per implementare ricerca e sviluppo;
culturale, per un approccio al tema che non sia ideologico): "E'
necessario - avverte - lavorare ad una normativa che
semplifichi, incentivi, e valorizzi questo approccio positivo
del nostro sistema industriale". E spiega: "Gli interventi di
semplificazione che il Governo ha annunciato per le prossime
settimane, penso possano trovare in questo tema un'occasione
importante per premiare e dare ulteriore slancio all'economia
circolare, superando anche il tradizionale approccio sospettoso,
pregiudiziale e penalizzante che spesso ha la normativa in
questa materia. Sempre dal punto di vista normativo - aggiunge -
, ritengo sia indispensabile una proroga del 'piano transizione
4.0. Si tratta di una agevolazione che va a sostenere in misura
significativa costi importanti delle nostre imprese". (ANSA).
Sostenibilità: Piovesana, speranza si chiama industria
Vicepresidente Confindustria, realtà evidente in emergenza Covid