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Finanza: i principali asset manager in ritardo sui temi Esg

Studio ShareAction, ne boccia 38 su 75, nessuna tripla A

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 MAR - Tutti i principali asset manager aderiscono ai principi di investimento responsabile Pri delle Nazioni Unite e il 75% fa parte di Climate Action 100+, ma in 38 casi questi impegni pubblici non si traducono in una forte azione sui temi ambientali, sociali e di corretta gestione, secondo uno studio dell'organizzazione per l'investimento responsabile ShareAction. Lo studio, riportato dal quotidiano britannico Times, valuta le 75 principali società di gestione in base in base alla trasparenza e alla gestione dei temi Esg e ne boccia 38, che muovono capitali per 36 trilioni di dollari, pari al Pil di Stati Uniti e Cina insieme.
    La ricerca registra alcune "eccezioni positive", a partire da Robeco (che si posiziona al primo posto), Bnp Paribas Asset Management, Lgim, Apg e Aviva. Comunque, nessuna società adotta le best practice in tutti i temi Esg e nessuna ottiene i punteggi massimi AAA o AA.
    Invece sono 38 i gestori con rating negativo (D e E) e, tra questi ci sono i sei principali tra cui BlackRock, State Street e Vanguard. A questi voti corrispondono "impegni sulle politiche deboli o insistenti e una mancata comunicazione dell'impatto sul mondo reale delle loro attività principali".
    L'analisi evidenzia, inoltre, ampie differenze territoriali con la maggioranza dei gestori europei che si posiziona meglio dei concorrenti di altre regioni, e i gestori statunitensi in ritardo. All'interno dell'Europa, poi, spiccano i risultati dei Paesi Bassi, seguiti da Francia e Regno Unito. (ANSA).
   

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