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Oxfam lancia campagna per una tassa Ue sui grandi patrimoni

In Italia sopra i 5,4 milioni produrrebbe 15,7 miliardi in più

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 17 OTT - Parte oggi in Italia una raccolta firme lanciata da Oxfam a supporto dell'Iniziativa dei Cittadini Europei per chiedere alla commissione Ue l'istituzione di un'imposta europea sui grandi patrimoni, che in Italia, a titolo esemplificativo, potrebbe essere rivolta al solo 0,1% più ricco della popolazione, con un patrimonio netto individuale sopra i 5,4 milioni di euro.
    Una misura, secondo quanto spiega Oxfam in una nota, il cui gettito verrebbe indirizzato al finanziamento degli investimenti per sostenere l'inclusione sociale e una transizione ecologica giusta nei Paesi membri dell'Unione, per la finanza climatica e a integrazione degli stanziamenti UE per le politiche di cooperazione internazionale allo sviluppo.
    Secondo i calcoli degli organizzatori se ad essere assoggettato al nuovo tributo fosse, ad esempio, lo 0,1% più ricco dei cittadini, l'imposta si applicherebbe in Italia a 50.000 individui, la cui quota di ricchezza nazionale aggregata è passata dal 5,5% al 9,2% nel periodo 1995-2021, a conferma di una crescente concentrazione della ricchezza al vertice della piramide sociale.
    L'imposta potrebbe prevedere in Italia, a titolo illustrativo, una franchigia di 5,4 milioni di euro e uno schema di progressività secondo gli scaglioni in tabella definite a partire dalle soglie di ingresso nel top-0,1% della distribuzione di ricchezza nazionale (5,4 milioni di euro), nel top-0,05% (8 milioni di euro) e nel top-0,01% (20,9 milioni di euro).
    Per i soggetti passivi del tributo, inoltre, l'imposta sostituirebbe le patrimoniali nazionali esistenti come l'IMU, il bollo auto e l'imposta sui conti correnti e sui depositi titoli nel contesto italiano.
    Il potenziale gettito per l'Italia sarebbe di 13,2 - 15,7 miliardi di euro all'anno, se ad essere tassato fosse lo 0,1% dei contribuenti più ricchi; 23 miliardi di euro all'anno, se si considerasse lo 0,5% più facoltoso dei nostri connazionali e le aliquote marginali replicassero quelle dell'imposta in vigore in Spagna. (ANSA).
   

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