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8 marzo: Accredia, sempre più aziende certificano parità

Al 30 novembre 2022 68 imprese e 323 siti produttivi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 MAR - Continua a salire il numero delle certificazioni per la parità di genere rilasciate alle aziende.
    Al 30 novembre 2022, secondo la banca dati di Accredia, l'Ente nazionale di accreditamento designato dal governo italiano, che viene aggiornata mensilmente dagli organismi di certificazione, sono 68 le aziende certificate per la parità di genere in Italia, per un totale di 323 siti produttivi.
    Accredia ha inoltre già accreditato 23 Organismi che possono oggi rilasciare la certificazione per la parità di genere secondo la UNI PdR 125:2022. Altrettanti Organismi hanno già presentato domanda di accreditamento.
    Secondo Accredia, le proiezioni ad oggi, disponibili soltanto per il numero di siti produttivi e non per il numero di aziende, indicano una forte crescita per questo tipo di certificazioni.
    Sono 900 i siti produttivi che otterranno questa certificazione, pertanto, si deduce che anche il numero delle aziende certificate per la parità di genere sarà in forte crescita.
    "L'ottenimento della Certificazione accreditata ha l'obiettivo è colmare i gap attualmente esistenti e produrre un cambiamento sostenibile e durevole nel tempo dichiara Filippo Trifiletti, direttore generale di Accredia. La Certificazione, oltre a rafforzare l'immagine e reputazione aziendale, consente alle organizzazioni di accedere a sgravi contributivi e a premialità, da parte delle stazioni appaltanti, in fase di aggiudicazione dei bandi pubblici. Inoltre, l'implementazione di un sistema di gestione della Parità di Genere supporta il rispetto dei requisiti normativi e favorisce la rendicontazione sull'impiego maschile e femminile. Senza contare che proprio per le garanzie fornite dall'accreditamento, il legislatore ha deciso di incentivare le aziende che ricorrono alla certificazione accreditata sulla parità di genere, mettendo a disposizione nel PNRR, risorse pari a 10 milioni di euro.
    (ANSA).
   

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