(ANSA) - ROMA, 07 OTT - Da un intervento sulle aliquote alle
politiche attive ad una platea che non penalizzi le famiglie non
italiane. In vista della prossima Legge di Bilancio l'Alleanza
contro la povertà presenta 8 proposte per migliorare il Reddito
di Cittadinanza. Si tratta di Uno strumento che deve essere
rafforzato in termini finanziari, e non solo, attraverso la
prossima Legge di Bilancio «Il RdC», spiega Roberto Rossini,
portavoce dell'Alleanza, «non va abolito, ma riformato affinché
sia più efficace nel contrastare la povertà e permettere a chi è
caduto in povertà di avere una possibilità di reinserimento
sociale. La povertà è complessa, non si riduce alla semplice
assenza di lavoro.
In dettaglio l'Alleanza propone di far uso della scala di
equivalenza ISEE, che accrescerebbe di poco meno di 400.000 il
numero di famiglie beneficiarie del RdC; di eliminare il
discriminatorio vincolo di residenza di 10 anni, riportandolo
sul più ragionevole livello di 2 anni previsto per il REI, con
un significativo incremento delle famiglie beneficiarie (circa
150.000); di allentare il vincolo aggiuntivo sul patrimonio
mobiliare, prevedendo un innalzamento della soglia per includere
coloro che sono poco sopra il margine, o renderlo più
flessibile. Nella fase di presentazione della domanda
reintrodurre i punti unici di accesso previsti per il Rei e
l'analisi preliminare del nucleo beneficiario e promuovere
l'utilizzo integrato delle banche dati degli enti coinvolti
nell'implementazione del RdC (INPS, Comuni, GEPI, MyAnpal).Per
l'Alleanza inoltre è necessario ridurre l'aliquota marginale
applicata al reddito da lavoro, abbassandola dal 100% fino al
60% e aumentare il reddito disponibile da lavoro in combinazione
con il sussidio modulando la percentuale di "sconto" fino al
raggiungimento di una soglia-limite periodicamente aggiornata,
come in Francia. (ANSA).
Reddito: da politiche attive a fisco, ecco come cambiarlo
Da Alleanza contro la Povertà 8 proposte in vista legge Bilancio