(ANSA) - ROMA, 16 SET - "Viviamo non una pandemia ma una
sindemia. Occorre agire sulla crisi economica e ambientale,
altrimenti c'è il rischio concreto di una nuova emergenza tra un
decennio". Così Stefano Zamagni, economista della John Hopkins
University e presidente della Pontificia accademia delle scienze
sociali, a proposito del rapporto tra crisi ecologica e pandemia
nel corso della lectio magistralis tenuta oggi nell'ambito di
Circonomia, il Festival nazionale dell'economia circolare, in
corso ad Alba in Piemonte. Una sindemia che sintetizza tre
emergenze - spiega - "quella ovviamente di natura sanitaria, una
derivante dal mutamento climatico che causa deforestazione e il
cosiddetto spillover; e un'emergenza socio-economica, acuita
dalla diseguaglianza a livello mondiale".
"Sarebbe utopico voler far fronte alla situazione agendo solo
sul lato della salute, in quanto si agisce quando i buoi sono
già scappati - osserva Zamagni - come insegna Papa Francesco
nella Laudato Si bisogna collegare l'impegno contro la crisi
ambientale a quello contro le diseguaglianze. Perché è molto
probabile che tra 9 o 10 anni scoppierà un'altra pandemia, e non
possiamo assolutamente correre il rischio di rivivere la
situazione attuale".
Secondo Zamagni per l'economia circolare occorre "lo sviluppo
umano integrale. Non è questione di parole una cosa è la
semplice crescita, altro è sviluppo. Dobbiamo cambiare a livello
di società civile. Bisogna agire sui modelli culturali. Non
bisogna consumare meno, ma consumare di più cose che non
inquinano".
"La transizione ecologica non sarà un passaggio istantaneo -
conclude - la reazione alle parole del ministro Cingolani e
l'annuncio dell'aumento delle bollette energetiche possono
costituire un esempio di quello che ci aspetta se non ci saranno
misure di accompagnamento lungo il processo di transizione".
(ANSA).
Pontificia accademia, agire su crisi,rischio nuova emergenza
L'economista Zamagni a Circonomia, 'stiamo vivendo una sindemia'