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Parità in Europa migliora ma solo 6% società ha donna leader

Gender Diversity Index, Italia al sesto posto per uguaglianza

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 GEN - Le cose possono cambiare, con la frase cult del neo presidente degli Stati Uniti d'America Joe Biden alla cerimonia d'insediamento della presidenza americana rivolta a Kamala Harris, la prima donna alla carica di vicepresidente, la lettura dell'indice di Gender Diversity in Europa ha risvolti incoraggianti perchè sull'uguaglianza di genere, sul gap tra i sessi qualcosa si muove anche se la strada è obiettivamente lunga visto che sono appena 42, solo il 6%, le società dell'indice di borsa STOXX Europe 600 con a capo una donna e solamente in 130 (19%) è presente una donna che ricopre almeno una di queste funzioni: CEO, COO.
    È quanto emerge dallo studio europeo rilasciato oggi da EWOB, l'associazione no profit European Women on Boards di cui Valore D è membro, che ogni anno analizza la rappresentanza di genere nei consigli di amministrazione e nei vertici aziendali delle più grandi realtà europee, prendendo in esame 668 società europee.
    L'Italia è al sesto posto per indice di Gender Diversity tra i paesi europei esaminati dallo studio - al top ci sono Norvegia, Francia, Gran Bretagna, Finlandia, Svezia - abbiamo il 37% di donne nei Cda (board of directors), il 22% di donne a capo di un cda e il 45% delle donne a capo dei comitati di controllo, addirittura su questo il paese è in testa alla classifica. Allo stesso tempo fuori dei consigli di amministrazione, il nostro paese è ancora lontano dall'essere bilanciato, infatti la percentuale di donne nei livelli esecutivi è solo del 17% contro il 33% della Norvegia e il 25% degli UK; inoltre in Italia solo il 4% delle donne sono CEO contro il 21% della Norvegia o il 15% dell'Irlanda.
    Le prime cinque aziende in classifica sono inglesi e svedesi, e le prime tre sono accomunate da una leadership perfettamente equilibrata (Gender diversity index = 1): al top l'inglese Assura, seconda la svedese Wihlborgs Fastigheter, terza l'inglese Grainger, quarte e quinte le svedesi Kinnevic B e Sweco B. (ANSA).
   

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