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Unhcr compie 70 anni, 'dedicati a chi è costretto a fuggire'

Grandi: 'Nessuno deve essere lasciato indietro'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 15 DIC - L'Unhcr, l'Agenzia dell'Onu per i rifugiati, compie oggi 70 anni, "dedicati a proteggere le persone costrette a fuggire".
    L'Unhcr - ricorda una nota della stessa Agenzia - è stata creata il 14 dicembre 1950 con l'adozione del suo Statuto da parte dell'Assemblea generale dell'Onu. "Per sette decenni, ha lavorato senza sosta- prosegue la nota - per proteggere le persone costrette a fuggire. Dato il numero crescente di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati interni nel mondo, questo non è il tempo di festeggiare. Tuttavia, il nostro 70esimo anniversario ci permette di riflettere sulla dedizione del personale dell'Unhcr, passato e presente, e sull'importanza fondamentale del nostro mandato di assistenza alle persone più vulnerabili".
    "I colleghi dell'Unhcr - afferma Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati - sono molto orgogliosi della differenza che hanno fatto, delle vite che hanno protetto, cambiato e salvato. Sono orgogliosi di affrontare nuove sfide, come l'impatto del cambiamento climatico o la pandemia di Covid-19, fattori che amplificano i già significativi problemi posti dalle migrazioni forzate".
    "Allo stesso tempo - aggiunge Grandi - vorrebbero non doverlo fare. Se le parti in guerra concordassero un cessate il fuoco, se i rifugiati potessero tornare a casa sani e salvi, se i governi condividessero la responsabilità del reinsediamento, se gli Stati rispettassero i loro obblighi di diritto internazionale in materia di asilo e il principio di non respingimento allora noi dell'Unhcr avremmo molto meno di cui preoccuparci".
    L'Unhcr è stata costituita infatti - ricorda la nota - con un mandato temporaneo e geograficamente circoscritto per assistere gli europei sradicati dalla Seconda Guerra Mondiale. La realtà è stata molto diversa. Oltre 80 milioni di persone sono oggi rifugiati, richiedenti asilo, sfollati interni o apolidi, secondo il nuovo rapporto Mid-Year Trends. L'Unhcr opera in 135 paesi del mondo.
    "Le soluzioni attraverso il ritorno volontario, l'integrazione e il reinsediamento- sottolinea l'Agenzia - non riescono a tenere il passo con i nuovi esodi forzati. Abbiamo bisogno di una maggiore condivisione delle responsabilità a livello internazionale, altrimenti questo divario potrebbe diventare incolmabile. Allo stesso tempo, abbiamo bisogno di un'azione internazionale concertata e della volontà politica per risolvere nuovi e prolungati conflitti e crisi. I leader mondiali devono fare di meglio a promuovere la pace e la stabilità se vogliono porre fine al circolo di violenza, sofferenza e migrazioni forzate.
    Tuttavia, ci sono motivi di speranza. Il Global Compact sui Rifugiati del 2018 ha stabilito un progetto pubblico-privato con il coinvolgimento di agenzie umanitarie e di sviluppo per rafforzare la cooperazione e la solidarietà con i rifugiati e i paesi ospitanti colpiti. Il primo Forum Globale sui Rifugiati del dicembre 2019 ha permesso di condividere le migliori pratiche e ha portato a sostegno economico e impegni politici su soluzioni e protezione.
    L'Unhcr fa parte di uno sforzo globale - conclude la nota - per creare un mondo più giusto e sostenibile. Mentre l'Onu compie 75 anni e noi 70 anni, nessuno deve essere lasciato indietro".
    (ANSA).
   

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