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Ue a Italia, giustizia lenta e conflitto di interessi media

Primo rapporto su stato di diritto della Commissione europea

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 02 OTT - Il primo rapporto della Commissione Ue sullo stato di diritto promuove l'Italia ma sottolinea alcune inefficienze come la giustizia lenta e ingolfata, e la scarsa indipendenza dei media, soprattutto a causa del conflitto di interessi nel settore audio-visivo.
    Per Bruxelles "l'efficienza del sistema giudiziario continua ad affrontare sfide importanti", ma le riforme sulla semplificazione in discussione in Parlamento puntano ad affrontare il problema. Inoltre, "L'indipendenza politica dei media italiani resta un problema a causa della mancanza di un efficace sistema che prevenga i conflitti d'interesse in particolare nel settore audio-visivo".
    La Commissione ha esaminato quattro aspetti: giustizia, leggi anti-corruzione, libertà dei media e suddivisione dei poteri tra istituzioni. Sulle leggi anti-corruzione, Bruxelles ricorda che la legge del gennaio 2019 ha stretto le sanzioni, e l'autorità nazionale anti-corruzione ha rafforzato il suo ruolo.
    "La capacità di individuare, investigare e perseguire la corruzione è molto efficace. E beneficia dell'esperienza delle autorità nella lotta al crimine organizzato. Ma l'efficacia delle misure repressive è messa in pericolo dall'eccessiva lunghezza dei procedimenti penali", scrive la Commissione.
    Infine, Bruxelles sottolinea come manchi ancora un'istituzione che si occupi di diritti umani, ma ne sta discutendo il Parlamento, e come alcune ong che si occupano di migranti siano "soggette a campagne di diffamazione". (ANSA).
   

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