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Coronavirus: Oxfam, 'aiutare i Paesi poveri aiuta anche noi'

Senza stanziamenti alto rischio rimbalzo contagio da nord a sud

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 25 MAG - "In un mondo disuguale è cruciale un immediato ed efficace pacchetto di stimolo economico da parte dei Paesi ricchi, che metta in condizione le economie ed i sistemi sanitari più fragili del Pianeta di resistere alla pandemia da coronavirus". È l'allarme lanciato oggi da Oxfam con il nuovo rapporto 'Tutto l'aiuto necessario', che fotografa le catastrofiche conseguenze sanitarie, umanitarie ed economiche della pandemia, inevitabili senza un'immediata serie di azioni efficaci.
    "Se contagiata - scrive Oxfam in un comunicato - solo meno della metà della popolazione mondiale avrebbe accesso a cure di base, mentre 880 milioni di persone che vivono in baraccopoli nei Paesi poveri non potrebbero mantenere fisicamente norme di distanziamento. Senza questi aiuti, nei prossimi 12-18 mesi, sono perciò a rischio decine di milioni di vite, e sarà inevitabile il moltiplicarsi di nuove carestie e nuovi focolai in Paesi del tutto impreparati ad affrontare la pandemia. La conseguenza, in un mondo interconnesso - sottolinea Oxfam - potrebbe essere il rimbalzo del contagio da Sud a Nord, e quindi dai paesi poveri ai paesi ricchi".
    Una denuncia lanciata oggi, in coincidenza con la Giornata dell'Africa "proprio perché tra le aree più a rischio in questo momento ci sono molti dei Paesi più poveri e dilaniati da conflitti del continente africano", spiega l'organizzazioni: "Basti pensare che in 42 Paesi concentrati per lo più in nell'area sub-sahariana, la maggioranza della popolazione non può nemmeno lavarsi le mani con acqua e sapone in casa propria.
    Un elemento cruciale per prevenire e ridurre il contagio".
    "Il segretario Onu Guterres ha avvertito che tutti gli investimenti sulla ricerca di cure e vaccini saranno inutili, se il mondo ricco continuerà a pensare di potersi salvare da solo - ha detto Francesco Petrelli, senior policy advisor di Oxfam Italia su finanza per lo sviluppo -. Il virus, in assenza di adeguate misure di contenimento, è una mina vagante, capace di produrre 'epidemie' di ritorno, con ripercussioni economiche e sanitarie gravissime anche per quei Paesi ricchi che iniziano ad uscire da una fase di prima emergenza. Questa crisi ci sta dimostrando sul piano dei principi, ma anche degli interessi socio-economici, che nessuno è al sicuro se non lo siamo tutti".
    (ANSA).
   

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